
Mentre Shein sta concentrando i suoi sforzi per modificare il percepito del brand, nuove inquietanti accuse arrivano dagli Stati Uniti.
Al museo Salvatore Ferragamo va in scena Sustainable thinking, la mostra che riflette sul valore della sostenibilità attraverso il linguaggio della moda. Dal 12 aprile a Firenze.
La mostra Sustainable thinking racconta la moda sostenibile con un percorso narrativo tra sculture, abiti, scarpe e composizioni artistiche, con l’intento di dare un tocco artistico al tema. L’appuntamento è a Firenze, al museo Salvatore Ferragamo, dal 12 aprile 2019 all’8 marzo 2020.
La mostra nasce da un’idea di Stefania Ricci, direttore del museo e della Fondazione Ferragamo, con il contributo di Giusy Bettoni, Arabella S. Natalini, Sara Sozzani Maino e Marina Spadafora. Racchiude un insieme di opere di artisti e designer della moda in cui il richiamo ai tessuti naturali, riciclati e innovativi la fa da padrone. L’elemento protagonista dell’intera rappresentazione è infatti la materia declinata nel suo rapporto con la natura e la tecnica.
Leggi anche: I tessuti ecologici, naturali e innovativi. L’origine e la lavorazione dell’abbigliamento sostenibile
Partendo dalla ricerca dei materiali, la mostra propone un itinerario tra canapa, cellofan e pelle di pesce impiegati nelle calzature sperimentate da Salvatore Ferragamo nei primi anni Venti e prosegue con una serie di prodotti virtuosi frutto del recupero di tessuti giunti alla fine del loro ciclo di vita. Ospiti d’onore sono le installazioni pensate per rievocare le antiche tecniche di artigianato come massime esponenti dell’arte del riciclo e della tradizione manifatturiera del made in Italy. E ancora, le testimonianze di un’evoluzione tecnologica che da una parte ha portato alla progettazione di fibre innovative e dall’altra evoca un evidente ritorno alla natura e alle fibre naturali.
Dopo le sperimentazioni iniziali, la famosa casa di moda che porta il nome del suo fondatore ha sempre posto la sostenibilità al centro delle sue strategie presentando iniziative particolarmente virtuose come la rivisitazione di alcune creazioni iconiche in chiave sostenibile.
È il caso del leggendario sandalo Rainbow presentato in edizione limitata lo scorso luglio 2018 e realizzato interamente a mano con l’impiego di cotone organico lavorato all’uncinetto e materiali vergini trattati attraverso un processo a zero emissioni di anidride carbonica e consumo di acqua. In mostra a Firenze insieme al sandalo Rainbow, da citare anche la collaborazione tra Salvatore Ferragamo e Orange Fiber nella produzione di una collezione di abiti e accessori dal profumo di Sicilia, fatti con il tessuto ottenuto dagli scarti delle arance. Per Ferragamo, la sostenibilità è un valore importante e Sustainable thinking ne è la riprova perché eleva la moda responsabile a nuova forma artistica da ammirare e verso cui si dovrebbe puntare.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Mentre Shein sta concentrando i suoi sforzi per modificare il percepito del brand, nuove inquietanti accuse arrivano dagli Stati Uniti.
Endelea è un brand che disegna e produce abbigliamento a cavallo tra Italia e Tanzania, creando valore per la comunità e rispettando l’ambiente.
A dieci anni dalla tragedia del Rana Plaza, l’industria della moda ha fatto passi avanti, ma continua la pressione per una filiera migliore.
Fibre riciclate: perché sono un bene per il pianeta e perché c’è ancora molto da fare
La moda è discriminatoria nei confronti degli anziani, che difficilmente vengono rappresentati. La battaglia dell’inclusività dovrebbe contrastare l’ageism
La viscosa è un materiale molto simile al poliestere, ma ricavato dalla cellulosa e per questo presentato come alternativa green. La realtà però è diversa.
Colmar ha ottenuto la validazione del claim etico da parte di Bureau Veritas aderendo all’iniziativa di dynamic discounting di FinDynamic.
Comprare meno, comprare meglio. Ecco nove brand per la nostra selezione mensile di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori
Appassionarsi a nuovi trend e rifarsi il guardaroba stagionalmente può anche essere divertente, ma che impatto ha sull’ambiente?