La Terra “bolle”, l’Italia tace
Dal 2000 al 2010 invece che diminuire le emissioni di CO2 sono aumentate di un miliardo di tonnellate all’anno. Gli scienziati dell’Onu dicono che abbiamo 15 anni per invertire la tendenza.
Dal 2000 al 2010 invece che diminuire le emissioni di CO2 sono aumentate di un miliardo di tonnellate all’anno. Gli scienziati dell’Onu dicono che abbiamo 15 anni per invertire la tendenza.
Gli esperti del clima delle Nazioni Unite hanno fissato la data per la fine del mondo. Ma l’uomo ha una via d’uscita, sempre che decida di percorrerla.
[vimeo url=”http://vimeo.com/88829079″] I coralli e le spugne sono di una bellezza, ma anche di una delicatezza straordinarie. L’Ipcc ci ha più volte messo in guardia dalla possibilità che riscaldamento globale e acidificazione degli oceani possano farli sparire dalle barriere oceaniche insieme agli altri animali marini da cui dipendono. Daniel Stoupin ha realizzato Slow life,
Il cambiamento climatico è in atto, la natura resiste, ma il peggio deve ancora venire. È questo il quadro definito dal rapporto del secondo gruppo di lavoro dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) pubblicato lunedì 31 marzo alla fine dell’incontro tra scienziati e delegati che si è tenuto in Giappone. Lo scopo di questo testo
Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite, è stato in Groenlandia, Danimarca, per osservare con i suoi occhi gli effetti del riscaldamento globale in una delle aree più sensibili e minacciate al mondo. Sbarcato il 25 marzo, ha visitato la città di Uummannaq che si trova a diverse centinaia di chilometri sopra il Circolo polare
Il mondo resterà al buio. Almeno per un’ora. Un gesto simbolico per affermare a gran voce che il cambiamento climatico è reale e riguarda tutti, dall’Artico al Polo Sud, dagli Usa all’Australia.
Per le civiltà nate lungo le coste del Mediterraneo la pianta dell’olivo ha storicamente rivestito un ruolo centrale. La bellezza e la ricchezza dei suoi frutti hanno dato spunto a numerose leggende che ne hanno, da sempre, celebrato l’origine divina. E’ un oliveto il bosco sacro a Zeus dalle cui fronde venivano intrecciate le corone
Nel 2013 le catastrofi naturali e quelle provocate o peggiorate dal deterioramento ambientale a opera dell’uomo hanno causato danni per 140 miliardi di dollari, di cui 45 miliardi coperti dalle assicurazioni. Lo indica Swiss Re, gigante mondiale delle assicurazioni, che, nel suo nuovo studio Sigma corregge addirittura al rialzo la stima già avanzata in dicembre,
I cambiamenti climatici hanno un impatto sulla produzione alimentare mondiale e ostacolano la lotta contro la fame. Secondo Oxfam, la confederazione di organizzazioni non governative, l’attuale sistema alimentare non è preparato per affrontare la sfida. In Giappone i governi di tutto il mondo si sono dati appuntamento per analizzare il nuovo rapporto dell’Ipcc, che
Simbolo dello scioglimento dei ghiacci, oggi il loro numero è drasticamente in diminuzione a causa delle temperature “bollenti” che si registrano nell’Artico. E in rete circola uno spot ideato dai bambini.