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Il 3 giugno scade il termine per iscriversi alla Postcode Lottery Green Challenge, il più grande concorso dedicato all’imprenditoria sostenibile con lo scopo di abbattere le emissioni di CO2.
La lotta ai cambiamenti climatici rappresenta una delle principali sfide cui l’intero pianeta è sottoposto. Un ruolo decisivo può essere svolto dalle aziende tramite l’adozione di energie pulite e lo sviluppo di tecnologie sostenibili. Laddove politica e governi troppo spesso tentennano le imprese hanno l’opportunità di avviare la “rivoluzione verde”, riducendo il proprio impatto ambientale e guidando i consumatori verso una società più sostenibile.
In questo ambito si distingue la Postcode Lottery Green Challenge, il più grande concorso annuale a livello mondiale dedicato all’imprenditoria sostenibile. Il concorso, il cui motto è “Un’idea brillante può fare la differenza”, premia gli imprenditori che puntano sul “green” per contrastare il riscaldamento globale, con un assegno da 500mila euro per agevolare la realizzazione del progetto e la commercializzazione del prodotto finale.
La Postcode Lottery Green Challenge, giunta all’ottava edizione, è aperta alle imprese di tutto il mondo e gli imprenditori hanno tempo fino al 3 giugno per inviare il proprio piano di business sostenibile. L’obiettivo del concorso è quello di rendere accessibili al grande pubblico prodotti innovativi e, soprattutto, ecologici, e si propone di individuare un prodotto o un servizio che consentirà di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e che sia commercializzabile entro due anni.
Negli ultimi sette anni la Postcode Lottery Green Challenge ha contribuito allo sviluppo di molte idee e progetti sostenibili. L’edizione del 2013 è stata vinta dall’imprenditore statunitense Ginger Dosier grazie a bioMason. Si tratta di un’interessante novità nel campo della bioedilizia e consiste in un mattone “naturale” creato con un procedimento che imita la formazione delle barriere coralline. Il mattone, composto da azoto, calcio ed acqua che si combinano attraverso la digestione operata da alcuni batteri, ha un impatto estremamente ridotto rispetto agli omologhi tradizionali poiché non richiede la cottura a temperature elevate.
Nelle precedenti edizioni da segnalare la vittoria nel 2012 di Molly Morse con il progetto Mango Materials, una società che utilizza batteri per trasformare il metano in plastica biodegradabile. Nel 2010 ha trionfato Scot Frank grazie alla creazione di SolSource, un pannello solare economico e portatile, mentre nel 2008 è stato premiato il lavoro di Eben Bayer, la cui azienda, Ecovative, ha sviluppato un’alternativa alle materie plastiche ottenuta da rifiuti agricoli e dalle radici dei funghi.
Cresce la curiosità per i progetti presentati nell’edizione del 2014 che spaziano dall’utilizzo delle energie rinnovabili alla creazione di materiali sostenibili. La giuria, oltre all’imprescindibile componente ambientale, giudicherà anche convenienza, qualità e design.
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