Il partito di Aung San Suu Kyi vince le controverse elezioni in Myanmar
Il partito di Aung San Suu Kyi ha vinto le elezioni in Myanmar, segnate dalla persecuzione di esponenti dell’opposizione e dall’esclusione dal voto dei rohingya.
Il partito di Aung San Suu Kyi ha vinto le elezioni in Myanmar, segnate dalla persecuzione di esponenti dell’opposizione e dall’esclusione dal voto dei rohingya.
Dal 2011 una miniera di carbone intossica la città di Moatize, in Mozambico. La popolazione si è organizzata con il monitoraggio ambientale per rivendicare i propri diritti.
I neozelandesi si sono espressi tramite referendum a favore dell’approvazione dell’eutanasia legale: il provvedimento entrerà in vigore tra un anno.
Da una settimana grandi proteste stanno riempiendo le strade di numerose città polacche, dopo che la Corte costituzionale ha reso praticamente impossibile alle donne ricorrere all’aborto. Con una sentenza del 22 ottobre la Polonia ha infatti escluso la possibilità di abortire anche in caso di malformazioni del feto, rendendolo solamente legale in caso di incesto,
In Nigeria la gente è tornata in piazza nonostante il coprifuoco imposto dal governo per ostacolare le manifestazioni. I soldati hanno sparato sulla folla.
Da diversi giorni decine di migliaia di persone, soprattutto studenti, manifestano nelle città della Thailandia contro la deriva autoritaria del paese.
L’ultima testimonianza pubblica di Liliana Segre nella Cittadella della pace di Rondine per inaugurazione de L’Arena di Janine, dedicata all’amica uccisa ad Auschwitz.
Gli scontri in Nagorno Karabakh degli ultimi giorni sono la punta dell’iceberg di una storia di tensione che ha origine nell’Ottocento.
Pubblicato il report dell’Unhcr sull’educazione dei bambini rifugiati: “Il coronavirus rappresenta una minaccia all’istruzione dei richiedenti asilo”.
Due soldati disertori del Myanmar hanno ammesso in un video di aver ricevuto ordini dai loro superiori di compiere il genocidio dei rohingya.