
Francia, il ministro Hulot vorrebbe chiudere fino a 17 reattori nucleari
Il ministro dell’Ambiente francese ha per la prima ipotizzato un numero di reattori nucleari da chiudere. Ma il premier conservatore Edouard Philippe frena.
Il ministro dell’Ambiente francese ha per la prima ipotizzato un numero di reattori nucleari da chiudere. Ma il premier conservatore Edouard Philippe frena.
I primi sei mesi del 2017 hanno fatto registrare un leggero aumento della quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili in Germania. Quota che fa fermare l’ago della bilancia al 35 per cento nel mix energetico, con un incremento del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente. Lo fa sapere la Federazione tedesca delle energie rinnovabili
Nero come il carbone. Mai detto è stato più azzeccato per descrivere il futuro del combustibile fossile in India che taglia il 9 per cento della sua produzione: non conviene più.
Un panda gigante è la forma del nuovo impianto fotovoltaico costruito in Cina ed entrato in funzione in questi giorni. Una centrale bella da vedere ma che vuole soprattutto parlare di sostenibilità ai giovani.
I Paesi del G20 stanno finanziando il disastro climatico, destinano alle fonti fossili il quadruplo dei fondi stanziati per le rinnovabili. Il nuovo studio di Oil Change International.
Mentre i lavori sono ancora in fase preliminare, sono già stati rivisti al rialzo i costi dei due reattori nucleari Epr di Hinkley Point, nel Regno Unito.
La crescita del solare porta nuovi posti di lavoro ma è anche la strada per evitare le morti premature causate dall’industria del carbone.
L’Autorità per la sicurezza nucleare francese ha concesso l’ok a proseguire la costruzione del reattore Epr di Flamanville. Greenpeace: “Contraddittorio”.
Tagliato il traguardo dei 2000 gigawatt di rinnovabili installate nel mondo, 75 nuovi GW di pannelli fotovoltaici e quasi 10mila occupati nel settore, ma la strada per la transizione energetica è ancora lunga. Sono i dati contenuti nel rapporto di Ren21.
Trasformare l’umidità dell’aria in idrogeno. E questo solo grazie all’energia del sole e ad una vernice solare. È quanto hanno sviluppato alcuni ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (Rmit) che avrebbero realizzato un nuovo materiale, a base di solfuri di molibdeno, in grado di agire come semiconduttore e catalizzare la suddivisione degli atomi di