Umberto Pelizzari e Marco Montemagno, quattro chiacchiere su sport e natura
Qual è il rapporto profondo di un apneista con il mare? Marco Montemagno e Umberto Pelizzari approfondiscono questo tema legato alla sostenibilità.
Qual è il rapporto profondo di un apneista con il mare? Marco Montemagno e Umberto Pelizzari approfondiscono questo tema legato alla sostenibilità.
Dal 1989 vive sull’isola di Budelli, in Sardegna. Dice di detestare l’umanità ma in realtà ama solo di più la natura. Una chiacchierata con il guardiano di un paradiso.
Voglia di partire? Progettare i prossimi viaggi può aiutarci a pensare con ottimismo al futuro. Le nostre 5 idee di fuga nelle zone gialle.
Oceanbreath è l’opera sonora di Max Casacci realizzata con i suoni dell’oceano e dedicata al più grande ecosistema del Pianeta e alle sue fragilità.
Il prossimo 22 ottobre, al teatro No’hma di Milano si svolgerà “Verso la generazione oceano”, evento che inaugura in Italia il decennio del mare.
Nel mare della Kamchatka alcune sostanze tossiche hanno già ucciso il 95% della fauna marina, mentre diversi surfisti sono finiti in ospedale. Ma non si capiscono ancora le cause.
Dal 9 all’11 ottobre, team di studenti, ricercatori ed esperti si riuniranno online per trovare le idee più innovative per tutelare gli oceani.
La pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi per le api e gli altri insetti impollinatori è nota da tempo, tanto che nel 2018 l’Unione Europea ha approvato il divieto di utilizzo dei tre più nocivi, l’imidacloprid, il clothianidin e il thiamethoxam. Dall’Australia arriva ora un nuovo studio che dimostrerebbe come i neonicotinoidi possano colpire anche crostacei e
Nella pancia dei pesci che consumiamo abitualmente c’è la plastica: una nuova conferma arriva da uno studio condotto da Greenpeace in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche (Univpm) e l’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino (Ias) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova. Dalle cozze agli sgombri, il 35
Le mascherine e i guanti usa e getta utilizzati durante la pandemia di coronavirus sono stati ritrovati sulle rive dei fiumi, mettendo a rischio la sicurezza delle acque.