La sicurezza alimentare riguarda la garanzia che il cibo che consumiamo sia privo di rischi per la salute umana. Questo include la prevenzione della contaminazione da agenti patogeni, sostanze chimiche dannose o contaminanti fisici. La sicurezza alimentare coinvolge l’intera catena alimentare, dalla produzione agricola alla manipolazione, trasformazione, distribuzione e conservazione del cibo fino al consumo finale. Gli standard di sicurezza alimentare sono stabiliti da regolamenti governativi e organizzazioni internazionali, e mirano a proteggere la salute pubblica e garantire che il cibo sia sicuro ed edibile per tutti.
Sfruttamento intensivo del suolo, urbanizzazione ed eventi meteorologici estremi mettono a rischio i pascoli che costituiscono un sesto dell’approvvigionamento alimentare globale e uno strumento di contrasto alla crisi climatica.
Non è raro che i cibi importati vengano segnalati per allerte alimentari. Per gli agricoltori italiani gli alimenti prodotti all’estero dovrebbero seguire lo stesso percorso di qualità per salute e ambiente.
Mais, riso, caffè, cacao e vino: quali sono le coltivazioni più a rischio per i cambiamenti climatici nel mondo e in Italia.
La crisi alimentare in corso nella Striscia di Gaza è senza precedenti per diffusione, gravità e velocità. Mezzo milione di persone è a rischio carestia.
La Fao ha dedicato il 2024 ai camelidi per celebrare il ruolo di questi animali che garantiscono carne, latte e fibre a milioni di famiglie che abitano le zone desertiche e montane.
L’Italia è stata protagonista nella dichiarazione su agroalimentare e clima, la Emirates declaration. Sulla convergenza tra questi due temi vuole costruire anche l’agenda del G7.
Un progetto europeo che unisce ricercatori e aziende sta studiando come produrre microalghe in modo sostenibile, per promuoverne l’uso a tavola come alimento nutriente e a basso impatto.
L’Indice globale della fame, curato da Cesvi, mostra che la lotta contro la fame è in fase di stallo e regressione. Ma possiamo ancora cambiare le cose.
Gli europarlamentari hanno votato contro il regolamento proposto dalla Commissione europea per il dimezzamento dell’uso dei pesticidi entro il 2030.
Un nuovo regolamento della Commissione europea riduce i limiti consentiti sull’utilizzo di nitriti e nitrati nei prodotti alimentari.
