Tarantolati, tarantelle e altri passi per sgranchire le zampe (e lo stomaco)

Dai movimenti arcaici fino a quelli raffinati delle farfalle, passando per quelli impacciati, fino ad arrivare a quelli scatenati del rock and roll. Ebbene sì, anche gli insetti ballano.

Iniziamo questa carrellata di ballerini partendo non proprio
da un insetto, ma da loro parenti prossimi: gli
scorpioni, i quali avendo otto zampe fanno parte
della classe degli aracnidi. Questi bellissimi animali – almeno per
noi entomologi – nonostante la loro fama e il loro aspetto, sono
degli esseri molto romantici anche se un po’ inesperti nella danza
così come lo sono, in genere, gli adolescenti. Pensate che,
quando lo scorpione maschio si innamora di una femmina, si
improvvisa ballerino e zompetta a ritmo con le sue otto zampe. La
danza però è piuttosto impacciata e, al pari degli
adolescenti alle prime armi, questi animali pestano i piedi alle
loro compagne. Ma mentre i giovinotti sono consapevoli di essere
ingessati, gli scorpioni sono convinti che pestare i piedi sia
segno di grande abilità nel ballare. Paese che vai, danza
che trovi! E quindi, non contenti, si immedesimano in Nureyev,
esaltandosi al punto da muovere violentemente la coda in modo
goffo. Fosse solo la goffaggine! Pensate che gli scorpioni iniziano
non solo a pestare i piedi, ma addirittura infliggono alle compagne
delle vere e proprie punture velenose con il pungiglione. Chi si
azzarda a fare una cosa del genere nel nostro mondo degli umani, si
becca uno schiaffo seduta stante: nel paese degli scorpioni,
invece, la femmina accetta il maldestro compagno e alla fine della
danza i due innamorati si accoppiano.

 

Esistono anche insetti che si muovono al ritmo di musica rock.
L’Elvis the Pelvis formato miniatura non abita lontano, anzi
risiede tra noi. Gli unici e veri rockettari del mondo a sei zampe
sono proprio loro: le odiate zanzare. E sì,
propri quegli insetti che tramutano le serate estive in incubo,
proprio quei succhiasangue, si trasformano in scatenati danzatori
di rock quando sono innamorati. Non è raro assistere alla
scena, soprattutto quando il ballerino si esprime di giorno, come
la zanzara tigre che è diurna contrariamente a quelle
nostrane che sono romanticamente crepuscolari o notturne. La cosa
funziona più o meno così: un maschio incontra una
femmina, e dovete sapere che in genere il maschio è un
essere pacifico che si nutre di nettare dei fiori, mentre è
la femmina che ha la mania di pungerci. Ebbene appena si vedono
iniziano a scatenarsi. Li potete vedere compiere, da professionisti
del rock acrobatico, ogni sorta di figura: movimenti dell’addome,
voli a destra e a sinistra e dall’alto verso il basso e viceversa.
E poi da veri estremisti del genere, si possono addirittura
sbizzarrire in un vero e proprio “pogo” in cui i due individui si
spintonano con vigore. La danza è così “spinta” che
si conclude con l’accoppiamento.

 

Gli insetti possono essere delle vere e proprie étoile
della danza: avete mai visto quei vorticosi ed eleganti saliscendi
di farfalle come il macaone o il podalirio? Quegli
inseguimenti a raso terra per poi risalire velocemente verso il
cielo blu inondando dai raggi del sole? Le discese ardite e le
risalite di battistiana memoria! Ecco, quei movimenti armoniosi
altro non sono che una danza d’amore tra un maschio e una femmina
di farfalla. E dopo tanta armonia, dopo essersi nutriti di
bellezza, la farfalla e il farfallo concludono in gloria queste
loro figurae amoris.

Esiste poi una specie di insetti che balla cercando di
comunicare qualcosa di più elevato: sono le
api
che segnalano alle compagne la locazione di un
determinato prato fiorito. Le api infatti riescono a comunicare tra
di loro la posizione di un bel prato fiorito attraversa una precisa
danza a otto, con la quale esprimono sia la direzione, attraverso
l’inclinazione che formano rispetto alla perpendicolare del favo,
sia la distanza, attraverso la velocità con cui si muovono.
Se si muovono velocemente, i fiori sono vicini, se si muovono
lentamente i fiori sono lontani. Gli insetti ballano per motivi
molto terreni. Mentre per noi i fiori sono simbolo di bellezza, per
le api sono simbolo di “grande abbuffata”. Ballano per la fame,
come Totò in “Miseria e nobiltà”, quando salterella
per il tavolo con gli spaghetti in tasca. Per questi insetti
infatti i colori dei fiori altro non sono che delle insegne
luminose che indicano una trattoria molto economica che serve un
unico piatto: il nettare. E quindi le api con la loro danza
indicano alle compagne il prato fiorito non tanto per comunicare la
bellezza intrinseca di questo quadretto naturale, ma piuttosto la
presenza di nettare e quindi una “riempitura di panza”
assicurata.

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