L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Un palazzo di dodici piani rischia di crollare dopo che un violento terremoto ha scosso l’isola di Taiwan. Almeno cinque i morti accertati e 60 i dispersi.
Almeno cinque persone sono morte e altre 225 sono rimaste ferite a causa di un potente terremoto registrato nella giornata di martedì 6 febbraio a Taiwan. Il sisma, di magnitudo 6,5, ha provocato numerosi crolli: le immagini pubblicate dai media locali mostrano un grande edificio disarcionato dalle fondamenta rimasto pericolosamente in bilico. Parzialmente collassato anche un albergo.
Video shows firefighters in Taiwan attempting to get inside collapsed hotel where at least two people were trapped after 6.4-magnitude earthquake. https://t.co/n50z0NeaZN pic.twitter.com/CK4lVgXP5C
— ABC News (@ABC) February 7, 2018
Le persone salvate, secondo i dati ufficiali delle autorità di Taiwan, sono 236. Ma ci sono ancora 60 dispersi, quasi tutti intrappolati nel palazzo Yun Men Tsui Ti nella città turistica di Hualien, nella quale vivono circa 100mila persone. L’edificio è un complesso residenziale di dodici piani, nel quale sono presenti anche un ristorante, alcuni negozi e un hotel. Quattro gru mobili sono state portate sul posto con l’obiettivo di sostenere la struttura ed evitarne il crollo.
Ingenti danni sono stati registrati anche a due ponti della città e all’autostrada che la costeggia.
Secondo l’istituto geologico americano Usgs, l’epicentro è stato localizzato a 21 chilometri dal centro urbano, 120 chilometri a sud della capitale Taipei, ad una profondità di 9,4 chilometri. Il terremoto è stato avvertito in tutta l’isola e ha provocato una lunga serie di scosse di assestamento, di cui molte di magnitudo superiore a 5.
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