Tisane a primavera (per depurare il fegato)

Secondo la Medicina tradizionale cinese (Mtc), la primavera è dominata dall’elemento legno, che rappresenta la capacità di manifestare la propria individualità, fare progetti, prendere decisioni e risulta collegato al fegato e alla vescica biliare che, sempre secondo la tradizione orientale, “governano” i muscoli e la vista.   Ecco perché, se abbracciamo questa tradizione, possiamo considerare

Secondo la Medicina tradizionale cinese (Mtc), la primavera è dominata dall’elemento legno, che rappresenta la capacità di manifestare la propria individualità, fare progetti, prendere decisioni e risulta collegato al fegato e alla vescica biliare che, sempre secondo la tradizione orientale, “governano” i muscoli e la vista.

 

Ecco perché, se abbracciamo questa tradizione, possiamo considerare la primavera un ottimo momento per depurare questo organo così importante, magari “appesantito” da un inverno in cui abbiamo ingerito troppi grassi o sostanze nocive per il corpo che appunto il fegato è stato costretto a “ripulire”.

 

Ricordiamo infatti che, tra le sue funzioni, c’è anche quella di disintossicare l’organismo dalle scorie metaboliche o dalle tossine introdotte tramite l’alimentazione, l’inquinamento o i farmaci, facilitandone l’espulsione.

 

Vi segnaliamo allora tre piante utili per alleggerire il fegato, da consumare sotto consiglio dell’erborista di fiducia.

 

Carciofo (Cynara scolymus)
Ottimo in tavola e buono (per le sue proprietà, viso che ha un gusto amaro non apprezzato da tutti) anche sotto forma di infuso, decotto ed estratto. Il carciofo non solo protegge l’organo deputato a ripulire il nostro organismo, ma ha anche qualità antibatteriche, oltre a ridurre colesterolo e glicemia. Trovate in erboristeria le foglie cauline e non i capolini carnosi, che invece si consumano in cucina.

 

Cardo mariano (Silybum marianum)
Il cardo è una pianta che cresce in Europa meridionale (in Italia la troviamo prevalentemente nel centro-sud) ed è noto per favorire una corretta funzionalità del fegato grazie alla silimarina, sostanza in esso contenuta. Si trova “sfuso” nelle erboristerie, nelle tisane già pronte o anche sotto forma di tintura madre. E’ sconsigliato agli ipertesi per la presenza di tiramina.

 

Tarassaco (Taraxacum officinale)
Il bel fiore giallo che sboccia a primavera è comunissimo nei prati e nei campi incolti. Si utilizzano le foglie e il rizoma per l’infuso o il decotto, considerati utili in varie petologie del fegato. Anche il tarassaco sitrova in erboristeria, nelle tisane già pronte o in tintura madre.

 

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati
Medicina integrata: l’Oms invita a unire conoscenze antiche e innovazioni scientifiche

“Troppo spesso la medicina tradizionale è stigmatizzata e liquidata come non scientifica. Ma per milioni di persone è semplicemente medicina”. Il senso del II° Congresso mondiale di salute e medicina integrata appena conclusosi a Roma è tutto qui, in una frase del Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesusche, pronunciata durante il suo videomessaggio inaugurale.

Insonnia cronica o acuta, un disturbo del sonno che si può e si deve curare

L’insonnia è un disturbo del sonno molto diffuso: in Italia ne soffrono circa 13 milioni di persone. Stress, preoccupazioni, predisposizione e abitudini di riposo scorrette contribuiscono all’insorgere dell’insonnia cronica. In prima linea per la cura di questa patologia la comunità scientifica schiera la terapia cognitivo-comportamentale. L’insonnia è molto più di un fastidio notturno. Nei casi

Terapia Emdr per fare pace col passato. Come funziona la tecnica che spegne la carica emotiva negativa dei traumi

La terapia Emdr è un trattamento psicoterapeutico ideato nel 1989 dalla psicologa Francine Shapiro per alleviare lo stress e i sintomi associati ai ricordi traumatici.  Grazie a movimenti oculari guidati si attiva la stimolazione bilaterale del cervello favorendo così la nostra naturale capacità di elaborare le informazioni. Si utilizza specialmente nei casi di disturbo da

Biblioterapia, per ritrovare il sorriso tra le pagine di un libro

La biblioterapia è uno strumento ausiliare utilizzato prevalentemente in ambito psicoterapeutico. Attraverso la lettura di libri appositamente selezionati si cerca di facilitare e promuovere, nel paziente, la comprensione e la trasformazione di sé. Viene applicato anche nelle scuole e nel campo della formazione. Si basa sul meccanismo dell’immedesimazione: provare le emozioni dei personaggi o acquisire