
Secondo il primo studio a indagare le cause del crollo della Marmolada, costato la vita 11 persone, l’evento è dovuto in gran parte alle alte temperature.
Il topolini hanno modificato abitudini e aspetto a causa dei cambiamenti climatici. È l’ipotesi di uno studio canadese che ha confrontato i nuovi esemplari con quelli che hanno vissuto negli anni Cinquanta.
Il riscaldamento globale, e quindi gli inverni più miti, sono la causa più probabile dei cambiamenti fisici e comportamentali che hanno interessato due specie di roditori del Nordamerica, il topo cervino e il topo dai piedi bianchi. Lo ha evidenziato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della McGill University di Montreal, in Canada.
Virginie Millien, a capo della ricerca, per dieci anni ha studiato gli esemplari presenti nella riserva naturale dell’università, che si estende su una superficie di mille ettari nella valle di St. Lawrence, a circa 40 chilometri a est di Montreal. Prima di tutto, “gli inverni più miti hanno causato uno spostamento del topo dai piedi bianchi più a nord, con una velocità di circa 11 chilometri all’anno”, riporta 3Bmeteo.com. Inoltre, confrontando i nuovi esemplari con i campioni raccolti a partire dagli anni Cinquanta, i ricercatori hanno riscontrato un cambiamento nella forma del cranio e nel posizionamento dei molari di entrambe le specie.
La diversa disponibilità di risorse alimentari causata dai cambiamenti climatici e la competizione fra le due specie avrebbero modificato la dieta dei topolini e di conseguenza le loro caratteristiche fisiche. “Una questione che rimane da stabilire è se le modifiche siano genetiche e saranno trasmesse alle generazioni future, o se invece rappresentano la plasticità, cioè la capacità di alcune specie di adattarsi a rapidi cambiamenti ambientali”, spiega Carlo Migliore di 3Bmeteo.com.
Dal 1950 la temperatura media annuale in Quebec è aumentata di circa due gradi, ed è destinata a salire di altri tre gradi entro il 2050. I risultati ottenuti dalla McGill University aggiungono un altro tassello alla ricerca che documenta la rapida risposta della fauna selvatica ai cambiamenti climatici. I topi rappresentano un soggetto ideale, perché si riproducono molto velocemente. Anche l’uomo, però, potrebbe evolversi in relazione ai mutamenti ambientali.
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