La Tunisia ha la sua prima centrale a pannelli solari galleggiante

In Tunisia è entrata in funzione una nuova centrale a pannelli solari galleggiante. È considerato un prototipo per centrali più grandi a livello nazionale.

  • In Tunisia entra in funzione la prima centrale a pannelli solari galleggiante del paese.
  • Inaugurato a giugno, l’impianto è gestito da una società francese e produrrà l’energia necessaria per circa 400 persone.
  • La stazione flottante è considerata un prototipo per centrali più grandi a livello nazionali.

In Tunisia è entrata in funzione la prima centrale a pannelli solari galleggiante. L’impianto fotovoltaico flottante di Mena si trova sul lago che costeggia la zona industriale di Tunisi e ha una potenza nominale di 200 kilowatt picco, l’equivalente del consumo di 390 persone. Si stima che consentirà una riduzione di circa 120 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno.

Per ora, dunque, i numeri sono contenuti ma questa stazione solare è considerata un prototipo per centrali più grandi a livello nazionale: mettere i pannelli sull’acqua può servire a lasciare liberi i terreni per l’agricoltura o per altri usi.

Il fotovoltaico galleggiante potrebbe salvaguardare le risorse idriche

Secondo l’azienda per le energie rinnovabili francese Qair, che gestisce l’impianto inaugurato a giugno, l’utilizzo di pannelli solari galleggianti salvaguarderebbe le risorse idriche e renderebbe i pannelli più efficienti dal punto di vista energetico.

“I pannelli solari galleggianti consentono prima di tutto la riduzione dell’evaporazione dell’acqua quando installati su un corpo idrico. Impedire l’evaporazione dell’acqua in paesi come la Tunisia significa permettere alle dighe di mantenere più riserve idriche”, ha spiegato Qair.

Da rinnovabili solo il 2,8% del mix energetico della Tunisia

Nel 2015 la Tunisia ha fissato obiettivi ambiziosi per le rinnovabili, ma l’anno scorso le fonti pulite hanno rappresentato solo il 2,8 per cento del mix energetico del paese, mentre il resto proveniva dal gas naturale.

Il Nordafrica è un territorio ricco di sole, quindi perché non sfruttarlo? La Tunisia potrebbe trarre ispirazione dal vicino Marocco, leader regionale del fotovoltaico: il paese attualmente produce circa un quinto della sua elettricità da fonti pulite.

Sulle rinnovabili si punta sul Nordafrica

Non è un caso se il Nordafrica è stato adocchiato dai più grandi investitori energetici: come racconta Bloomberg, Gautam Adani, presidente del conglomerato logistico-energetico indiano Adani Group e uomo più ricco d’Asia, ha intenzione di realizzare un grosso progetto di energia rinnovabile (che mischierebbe solare, eolico e producendo idrogeno verde) in Marocco con l’obiettivo di fornire elettricità a zero emissioni all’Europa.

Anche colossi italiani quali Enel, Eni e Snam stanno puntando sul Nordafrica. Insomma, la transizione energetica dell’Europa verso l’energia rinnovabile potrebbe passare dal Mediterraneo. L’Italia, dunque, ha un’ottima possibilità da cogliere.

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