L’esercito israeliano ha sparato contro diverse basi dell’Unifil, la missione Onu in Libano. Cresce la tensione tra la comunità internazionale e Israele.
Turchia, sì al referendum costituzionale. Erdogan vince di un soffio
Il sì ha vinto di misura: con poco più del 51% dei suffragi la riforma “iper-presidenzale“ voluta dal presidente della Turchia Erdogan è stata approvata.
Quando lo spoglio delle schede è quasi terminato nei seggi sparsi in tutta la Turchia, per il presidente Recep Tayyip Erdogan si profila una vittoria di misura. La riforma costituzionale approvata dal Parlamento nello scorso mese di gennaio è stata infatti confermata dagli elettori con il 51,42 per cento dei voti favorevoli.
Per il leader turco si tratta di un successo di particolare importanza, dal momento che le modifiche alla Costituzione comporteranno un notevole svuotamento dei poteri dell’assemblea legislativa, a favore del governo ed in particolare del presidente, che assumerebbe le funzioni di primo ministro. Inoltre, in linea teorica Erdogan potrebbe mantenere il potere fino al 2029.
L’opposizione denuncia “manipolazioni“ del voto in Turchia
Le prossime elezioni (legislative e presidenziali) saranno indette infatti nel novembre del 2019. A partire da quel momento, chi verrà eletto alla guida del paese potrà restare in carica per un massimo di due mandati consecutivi di cinque anni ciascuno. Il che, appunto, consentirebbe ad Erdogan di conservare la propria poltrona per altri tredici anni a partire da oggi. Inoltre, al presidente verranno conferiti i poteri di sciogliere il Parlamento, nominare in autonomia i ministri, dirigere le forze armate, controllare il bilancio nazionale e decretare autonomamente gli stati d’emergenza.
MORE: Turkish PM Yildirim says will now be making necessary preparations for elections in 2019. https://t.co/1sPizYlPGo
— Reuters World (@ReutersWorld) 16 aprile 2017
I due principali partiti d’opposizione in Turchia hanno tuttavia denunciato senza mezzi termini “brogli” e “manipolazioni” del voto. Bülent Tezcan, segretario generale del partito socialdemocratico Chp ha puntato il dito in particolare contro la decisione di ammettere al conteggio anche numerose schede elettorali che non presenterebbero i timbri ufficiali. Per la stessa ragione, il partito Hdp ha annunciato la decisione di presentare dei ricorsi per “contestare almeno due terzi” dei voti.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Abbiamo parlato con l’associazione che riunisce i familiari degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, che da mesi guida le proteste contro Netanyahu.
Da giorni le relazioni diplomatiche tra la Turchia e alcune nazioni europee sono pressoché congelate. In gioco c’è la riforma costituzionale voluta da Erdogan.
Gli Shuar sono una tribù indigena dell’Amazzonia dell’Ecuador e in parte del Perù. A causa della presenza di rame nei loro territori, la loro cultura e le loro foreste sono a rischio.
Il presidente si riconferma con il 90% al termine di elezioni caratterizzate dall’eliminazione in massa degli oppositori. Ma per consolidare il proprio potere Saïed non potrà ignorare la crisi economica del paese, come fatto nei 5 anni precedenti.
Il gruppo di moda Pvh ha sospeso le importazioni di cotone dallo Xinjang, in Cina, a causa della discriminazione ai danni degli uiguri.
Il ministro degli Esteri israeliano ha detto che Guterres “sostiene terroristi, stupratori e assassini di Hamas, di Hezbollah, degli Houthi e ora dell’Iran”.
Per l’Oms il bilancio delle vittime della guerra in Sudan supera le 20mila vittime. Ad aggravare la situazione ci sono la carestia e l’epidemia di colera.
La prima donna presidente del Messico ha indossato la fascia tricolore: su di lei le aspettative per un Paese sempre più inclusivo.