
L’Italia è stata protagonista nella dichiarazione su agroalimentare e clima, la Emirates declaration. Sulla convergenza tra questi due temi vuole costruire anche l’agenda del G7.
A gennaio si può imparare a conoscere la cucina vegetale e l’impatto positivo che ha sul Pianeta partecipando all’iniziativa Veganuary.
Da quattro anni a questa parte gennaio non è più gennaio senza Veganuary, un mese in cui provare l’alimentazione veg con ricette, consigli e una community affiatatissima. Anche stavolta Essere Animali è partner ufficiale in Italia, Paese tra i primissimi al mondo per numero di adesioni — nella scorsa edizione era al quinto posto con Milano come terza città al mondo con più partecipanti dopo Santiago e Londra.
Nei dieci anni trascorsi dal lancio di Veganuary le persone che in tutto il mondo hanno preso parte all’iniziativa superano i 2,5 milioni, un dato impressionante che si traduce in un risparmio di 207.680 di tonnellate di CO2 eq, l’equivalente di 2,4 milioni di voli da Londra a Parigi; 810 tonnellate di PO4 3- eq (eutrofizzazione), lo stesso di 3.290 tonnellate di liquami non riversati nei corsi d’acqua. E non solo: scegliendo un’alimentazione cento per cento vegetale, chi ha partecipato a Veganuary ha anche risparmiato una vita di sofferenza a 6,7 milioni di animali. Numerose star in tutto il mondo aderiranno alla campagna del 2023, tra cui l’attore Famke Janssen, star di X-Men, e lo chef francese pluripremiato Alexis Gauthie. In Italia nel 2022 moltissimi influencer e content creator hanno promosso l’iniziativa sui loro canali e per il 2023 torneranno campagne social e la presenza di Silvia Goggi, medico specialista in scienze dell’alimentazione, che sarà al fianco di Essere Animali con consigli, tantissime ricette esclusive e video speciali, tra cui due dirette web.
Ma non è tutto: anche quest’anno numerose aziende del food aderiranno alla campagna, impegnandosi a gennaio a promuovere Veganuary con il lancio di nuove opzioni plant based e offerte sui loro prodotti veg. I risultati ottenuti fino ad oggi indicano quanto si stia diffondendo sempre più la consapevolezza dell’importanza di scegliere un’alimentazione a base vegetale: sappiamo infatti che si tratta di uno stile di vita molto più sostenibile per il Pianeta e per gli animali. La siccità, il crollo della Marmolada e tanti altri eventi estremi e pericolosi ci hanno mostrato quest’anno quanto la crisi eco-climatica sia reale e vicina. Di fronte a tutto questo, anche ciò che scegliamo di mettere ogni giorno nel piatto può fare la differenza per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra.
Il lancio ufficiale avverrà l’1 gennaio 2023, ma è già possibile iscriversi al sito, selezionare la data di inizio prescelta (scegliendo l’1 gennaio si avrà la possibilità di cominciare la challenge vera e propria) e ricevere così gratuitamente per 31 giorni ricette e consigli per provare un’alimentazione completamente vegana, sana e gustosa.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Italia è stata protagonista nella dichiarazione su agroalimentare e clima, la Emirates declaration. Sulla convergenza tra questi due temi vuole costruire anche l’agenda del G7.
Il tristellato Eleven madison park riapre a New York con un menù 100 per cento vegano: “Il modo in cui mangiamo carne non è sostenibile”, sostiene lo chef Daniel Humm.
A Milano il primo nido vegano d’Italia: si chiama Naturà e propone un’offerta didattica sostenibile a 360 gradi
Le polpette di salmone norvegese e tofu, sfiziose e gustose, sono un finger food ideale per un pranzo tra amici, ma anche da gustare al pranzo di lavoro.
Gli europarlamentari hanno votato contro il regolamento proposto dalla Commissione europea per il dimezzamento dell’uso dei pesticidi entro il 2030.
All’interno del carcere minorile di Casal del Marmo a Roma, il Pastificio Futuro offre una concreta prospettiva di riscatto ai ragazzi reclusi.
Dopo l’approvazione del Senato, anche la Camera ha dato il via libera alle legge che vieta la produzione e la commercializzazione in Italia di carne coltivata e altro cibo sintetico.
Lo studio P(f)asta di Greenpeace evidenzia come i Pfas passino dall’acqua contaminata al cibo attraverso la cottura. La bollitura non distrugge questi composti pericolosi, prossimi al divieto mondiale.
Alcune associazioni hanno inviato una lettera al governo italiano, chiedendo di non votare a favore di una nuova autorizzazione per il glifosato.