Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Vino, l’Italia supera la Francia e diventa il primo produttore al mondo
Se siano più buoni i vini italiani o quelli francesi, rimane e rimarrà sempre una questione di gusto. Quello che è certo è che la vendemmia di questo autunno certificherà, numeri alla mano, il sorpasso dell’Italia sulla Francia: stiamo per diventare il primo paese produttore al mondo. Saranno infatti 48,5 milioni gli ettolitri di vino
Se siano più buoni i vini italiani o quelli francesi, rimane e rimarrà sempre una questione di gusto. Quello che è certo è che la vendemmia di questo autunno certificherà, numeri alla mano, il sorpasso dell’Italia sulla Francia: stiamo per diventare il primo paese produttore al mondo. Saranno infatti 48,5 milioni gli ettolitri di vino d’annata 2016 prodotti nel nostro paese, contro i 42,9 milioni di litri transalpini, secondo le stime fatte rispettivamente da Unione italiana vini e Ismea e dal servizio studi del ministero dell’Agricoltura francese.
Condizioni climatiche decisive
La vendemmia italiana ha già preso il via in Sicilia ed entrerà nella sua fase chiave proprio nel mese di settembre, ma si stima già che la produzione supererà quella già molto abbondante del 2015: le etichette produttrici infatti aumentano ogni anno di più e il clima è stato tutto sommato favorevole lo scorso inverno, nonostante qualche gelata tardiva e alcuni problemi fitosanitari, per esempio in Puglia. Lo stesso non si può dire invece oltralpe, dove si sono verificate gelate primaverili che hanno colpito alcune zone viticole, come lo Champagne, la Borgogna e la valle della Loira, una forte siccità verso il Mediterraneo e frequenti grandinate nelle zone Charente, Borgogna-Beaujolais, Linguadoca-Rossiglione: ecco così spiegata, almeno in parte, la flessione della Francia, che dovrebbe essere superata anche dalla Spagna.
Piemonte e Valle d’Aosta in crescita
In Italia, tra le prime quattro grandi regioni produttrici proprio la Sicilia è l’unica a mostrare una flessione (ma neanche i vitigni bianchi della Campania hanno potuto giovarsi di un clima favorevole) mentre in lieve crescita si stimano le produzioni di Veneto, Puglia ed Emilia Romagna. Al nord torna a crescere la produzione dei prestigiosi vini piemontesi, dopo due anni di scarsa produzione, a cui si affianca la decisa crescita della Valle d’Aosta.
Qualità e sostenibilità i prossimi obiettivi
Al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina però il sorpasso in quantità non basta: “Ora dobbiamo diventare leader anche per valore: una sfida alla nostra portata, che vogliamo e dobbiamo vincere insieme ai produttori, continuando a investire su qualità e innovazione. Nel nostro piano di ricerca per le biotecnologie sostenibili c’è un focus specifico dedicato alla vite, così come la viticoltura sarà protagonista nella crescita dell’agricoltura di precisione in Italia”. Anche perché, gusto a parte, il vino italiano ha un’altra grande qualità, quella di essere molto apprezzato anche all’estero: l’anno scorso l’export ha fruttato 5,4 miliardi, una cifra notevolissima per l’economia del paese.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Secondo i risultati di uno studio su 39mila adulti francesi, un consumo di cibi ultra-processati è associato all’insonnia cronica.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.
La vitamina D si classifica come tale pur agendo come un ormone. È essenziale per il nostro organismo, ma è facile esserne carenti.
I crostoni di funghi, taleggio di capra e patate al timo sono una ricetta sfiziosa e molto gustosa, adatta a una tavolata tra amici golosi.