Si chiamava Saly, aveva cinque anni. Nello scatto vincitore del World press photo 2024, il concorso di fotogiornalismo più importante al mondo, non si vede un centimetro del suo corpo senza vita. E non si vede nemmeno il volto della zia, Ines Abu Maamar, che lo stringe forte a sé. Mohammad Salem, fotografo dell’agenzia Reuters,
Franco Roberti: legalizzare la cannabis per lottare contro l’Isis
Per il procuratore antimafia la legalizzazione della cannabis libererebbe risorse per lottare contro il terrorismo. Che intanto si allea con la criminalità.
“Legalizzare la vendita di cannabis consentirebbe di assestare un duro colpo ai combattenti dello Stato Islamico così come alla criminalità organizzata italiana”. Ad esserne convinto è Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia, che in un’intervista rilasciata all’agenzia Reuters ha spiegato: “La principale strada percorsa dalle partite di cannabis passa per Casablanca, in Marocco, raggiunge l’Algeria, la Tunisia e quindi arriva fino a Tobruk, nella Libia orientale”.
Mafia e Isis alleati
È su tale percorso che si trova Sirte, città che rappresenta uno sbocco sul Mediterraneo in mano ai miliziani dell’Isis. “Questi ultimi controllano certamente la via libica”, ha precisato il magistrato, aggiungendo che le indagini hanno portato alla luce prove di legami instaurati tra i combattenti islamici e i narcotrafficanti italiani. Un sodalizio, quello tra la mafia e lo Stato Islamico, che consente a quest’ultimo di sfruttare una quota dell’immenso e florido traffico di droga della criminalità organizzata, che vale – secondo le stime dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine – oltre 32 miliardi di euro all’anno.
#EastForum2016#Speakers – Franco Roberti ISIS and Italy’s mafia working together to smuggle cannabis into Europe” https://t.co/20bwqhjiRV
— EastOnline (@EastOnline) 5 maggio 2016
L’Isis, insomma, ha interessi finanziari non indifferenti nel nostro paese. D’altra parte, nel suo libro “Il contrario della paura”, Roberti ha sottolineato proprio le similitudini esistenti tra i gruppi mafiosi e quelli di integralisti islamici: “Il terrorismo internazionale si finanzia grazie ad attività criminali che sono tipiche della criminalità organizzata. Oltre al traffico di droga, sono sfruttati la contraffazione, la vendita illegale di petrolio, di reperti archeologici e artistici. E ancora i rapimenti, le estorsioni”.
“Cannabis, troppe energie sprecate”
In questo contesto, secondo il procuratore nazionale antimafia le forze dell’ordine e gli inquirenti in questi anni hanno sprecato troppo tempo e troppe energie nel combattere gli spacciatori di cannabis, “senza neppure essere riusciti a diminuire il traffico, che al contrario risulta in intensificazione”. Roberti ha specificato però che l’ipotesi di legalizzazione non dovrebbe essere estesa ad altre droghe, come quelle sintetiche, che risultano maggiormente pericolose.
#stampa Il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti: “L’Isis spinge i terroristi in… https://t.co/9AGof79fZp via @HuffPostItalia
— Rassegna Stampa (@StampaRss) 13 maggio 2016
Il magistrato ha infine spiegato come a suo avviso una legalizzazione della cannabis dovrebbe essere presa in considerazione non solo in Italia ma anche nel resto d’Europa, proprio nell’ottica di liberare risorse preziose per la lotta alla criminalità e alla minaccia terroristica.
Immagine di apertura: ©Justin Sullivan/Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Europa ha varato il nuovo Patto migrazione e asilo: solidarietà solo volontaria tra Paesi, migranti trattenuti alle frontiere esterne dell’Unione.
Il Bundestag ha depenalizzato la cannabis a scopo ricreativo, ponendo Berlino fra le capitali con le leggi più “rilassate” di tutta l’Unione europea. L’Italia resta in fondo, smarrita in un dibattito ideologico.
La procura spagnola ha chiesto due anni e mezzo per Rubiales per abuso sessuale e per aver provato a fare pressioni sulla calciatrice.
All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Oltre 300 milioni di persone hanno accolto il Nawruz, il Capodanno persiano che celebra la primavera con balli, canti, cibo e riti spettacolari.
Per la prima volta il World happiness report scorpora i risultati per età. Svelando come, negli Stati Uniti e non solo, i giovani siano sempre meno felici.
Era scontato, ora è anche ufficiale. La corsa alla Casa Bianca sarà un remake del 2020. Biden contro Trump è una storia che si rinnova e continua a spaccare l’elettorato, nonostante i dubbi sull’età dei leader.
Per i prossimi 30 giorni, i musulmani che osservano il Ramadan digiuneranno dall’alba al tramonto. Ma l’attenzione dei fedeli sarà su Gaza.