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A 17 anni dall’attentato alle Torri gemelle negli Stati Uniti, riapre la stazione della metropolitana di New York che fu sepolta dalle macerie.
“Anche se siamo caduti, siamo riusciti a rialzarci. Siamo forti e resilienti”. Andre Collazo, newyorkese del Bronx, non riesce a trattenere l’emozione alla vista del treno che per la prima volta dopo 17 anni si ferma alla stazione della metropolitana di Cortlandt street.
Dall’11 settembre 2001 quella fermata non esisteva più. Trovandosi esattamente sotto le Torri gemelle, il giorno dell’attentato al World trade center fu sepolta dalle macerie.
Nel 2015 sono cominciati i lavori per ricostruire la stazione: dopo tre anni e 182 milioni di dollari (circa 157 milioni di euro), sabato 8 settembre 2018 è tornata in funzione con il nome di Wtc Cortlandt.
The new WTC Cortlandt station on the 1 line is now open to the public. It’s fully accessible, has fewer columns for easier customer flow, and is also air-tempered to keep you cooler on hot days. pic.twitter.com/A5DaiBb06w
— NYCT Subway (@NYCTSubway) 8 settembre 2018
“L’apertura di Wtc Cortlandt rappresenta una pietra miliare nella ricostruzione e nella crescita della parte sud di Manhattan”, ha dichiarato Joseph Lhota, presidente dell’autorità per il trasporto pubblico. “È il simbolo della determinazione dei newyorkesi”. All’interno della stazione è presente un mosaico realizzato dall’artista Ann Hamilton con le parole della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Dove un tempo sorgevano le Torri gemelle, ora si trovano due piscine: sui bordi sono incisi i nomi delle 2.974 vittime dell’attentato. Accanto, la Freedom tower si staglia nel cielo; un museo e l’Oculus, monumentale opera dell’architetto Santiago Calatrava, completano il sito.
Oltre alle Torri gemelle, l’11 settembre 2001 un aereo venne dirottato contro il Pentagono e quello che avrebbe dovuto colpire la città di Washington si schiantò a Shanksville, in Pennsylvania. È proprio lì che quest’anno si è recato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con la moglie Melania. Insieme a loro, oggi milioni di americani ricordano quanto avvenuto 17 anni fa. È difficile trattenere le lacrime, ma lo è altrettanto trattenere un sorriso pensando che, come la metropolitana, anche l’America ha ricominciato a vivere.
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