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L’obiettivo della giornata, organizzata da Federtrek e che prevede eventi in tutta Italia, è di promuovere la cultura del camminare e della mobilità dolce.
Il cammino è la forma di spostamento più autentica e primigenia, l’unica in grado di metterci davvero al centro del tempo e dello spazio, a contatto con il suolo, gli elementi, gli animali, alla stessa altezza degli altri esseri umani. Camminare comporta indubbiamente una serie di benefici fisici e per l’ambiente, poiché non inquina, crediamo tuttavia che, più che un esercizio fisico, il cammino sia un atto filosofico. Favorisce infatti la concentrazione e, se fatto nei posti giusti, infonde un tale senso di meraviglia che il pensiero si eleva quasi automaticamente, carezzato dalla brezza e sospinto verso il cielo, oltre le chiome degli alberi.
Camminare è un gesto di ribellione nonviolento verso un mondo sempre più veloce, istantaneo, connesso. Camminare significa anche riappropriarsi degli spazi comuni, dai quali siamo stati lentamente estromessi e che ci sono stati sottratti dalle automobili. Siamo abituati a demandare a luoghi determinati e circoscritti l’espletazione delle nostre necessità di svago e socialità, dimenticando però che i luoghi naturali possono offrirci un’autenticità ed esperienze che nessun locale potrà mai surrogare.
Proprio per promuovere la cultura del camminare e la riconquista degli spazi, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, del mondo dell’associazionismo e delle amministrazioni locali, il 14 ottobre si celebra la Giornata nazionale del camminare indetta da FederTrek. La manifestazione, che si svolge solitamente durante la seconda domenica di ottobre, prevede l’organizzazione di centinaia di iniziative in tutta Italia che porteranno migliaia di persone a camminare nelle città, nelle aree protette, nei piccoli borghi, nelle campagne, sulle montagne e al mare.
Le nostre strade sono letteralmente sommerse dalle automobili, secondo un dato diffuso dal Centro Studi e Statistiche di Unrae (Unione rappresentati autoveicoli esteri) sono circa 37,16 milioni le autovetture che circolano in Italia. Questo incredibile numero di veicoli sta contribuendo a rendere l’aria sempre più irrespirabile, sarebbero circa 91mila in Italia le morti premature all’anno causate dall’inquinamento atmosferico, secondo quanto riportato dal rapporto La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane, realizzato dalla Fondazione sviluppo sostenibile. La Giornata del camminare è un’occasione simbolica per i pedoni per tornare a essere protagonisti dell’ambiente urbano, “riconquistando gli spazi e la bellezza che il traffico automobilistico ci ha rubato e dimostrando che un altro modo di spostarsi e di vivere i città e paesi è possibile”, si legge sul sito dell’iniziativa.
Possono aderire alla giornata associazioni, enti, comuni e aree protette proponendo un cammino, e naturalmente i cittadini, partecipando ad uno dei numerosi eventi in programma. Un altro modo di spostarsi è possibile, anche se abbiamo quasi finito per dimenticarcelo, e rallentando potremmo forse ritrovare quel tempo che abbiamo smarrito, perché, come ha scritto Frédéric Gros, “la lentezza del cammino, la sua regolarità, estende notevolmente la giornata. E non facendo altro che mettere un piede davanti all’altro, vedrete che avrete allungato smisuratamente le ore. Cosicché camminando si vive più a lungo, nel senso che nel cammino il tempo rallenta, prende una respirazione più ampia”.
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