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Complici il mercato e le nuove direttive europee sulle emissioni, anche Fca ha dovuto adeguarsi all’elettrico. Proponendo al pubblico degli ibridi “leggeri” e la piccola 500 a batteria.
Presentata pochi giorni fa a Bologna, la nuova strategia Fca punta decisamente ad un cambio di passo nei confronti della mobilità elettrica. A dimostrarlo i nuovi modelli mild hybrid sia per Panda che per 500, con il prossimo lancio anche per Lancia Ypsilon. Modelli che puntano su prezzi accessibili, quindi avvicinabili da un pubblico più ampio, e ad una riduzione delle emissioni di CO2 che permette di poter circolare anche in condizioni di blocchi o di Ztl. Tanto da puntare a diventare il “leader nel segmento delle ibride entro fine anno”.
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La differenza di prezzo “è di soli cinquecento euro rispetto alle altre Panda e 500 con motore termico”, ha detto Luca Napolitano, head of Fiat e Abarth brand Emea da Bologna. “Ma non basta, in quanto oltre ai vantaggi per l’ambiente visti i consumi e le emissioni più basse, dal 20 al 30 per cento, le nuove Panda e 500 Hybrid permettono per chi abita a Roma un risparmio su una percorrenza di 10mila km all’anno, considerando il parcheggio gratis, l’esenzione dal bollo e il risparmio nei rifornimenti, che è quantificabile in 700 euro all’anno o, su quattro anni che è il periodo medio di uso di un modello di questa fascia, di 2.800 euro”.
Al di là dei conti economici, evidentemente anche le casa di Torino ha dovuto adeguarsi al mercato e, soprattutto alle nuove direttive europee, che prevedono una riduzione nuovi limiti sulle emissioni di CO2 di 95 grammi al chilometro sulla media della gamma entro il 2021. Da quell’anno sono previsti almeno 2 milioni e 200 mila nuovi veicoli elettrici solo in Europa. Indubbiamente anche la recente fusione con il gruppo Psa (Peugeot) ha dato nuovo impulso allo sviluppo tecnologico. Fusione che a fine 2019 ha dato vita al quarto costruttore automobilistico al mondo in termini di volumi e il terzo in base al fatturato.
L’idea di elettrificazione di Fiat, per ora, si ferma su due modelli: la 500 e la Panda hybrid. Si tratta di un motore 1.0 a benzina, affiancato dalla tecnologia mild hybrid a 12 Volt. Il motore elettrico, in pratica, accompagna il motore termico dando una maggiore spinta e aggiungendo qualche cavallo in più. Inoltre la batteria al litio da 11 Ah recupera ed immagazzina l’energia in frenata e durante le decelerazioni, fornendola successivamente al motore elettrico. Entro i 30 km/h è possibile viaggiare a motore spento – in folle – aumentando quindi l’uso dello start&stop. La soluzione permette indubbiamente di risparmiare su carburante e quindi anche sulle emissioni.
Dopo il debutto della Panda e della 500 ibride, la conferma arriva anche per la 500 elettrica, che sarà presentata al salone di Ginevra il prossimo 5 marzo, con la commercializzazione dopo l’estate. Il nuovo modello di uno dei simboli del marchio verrà prodotto allo stabilimento di Mirafiori. “Da ottobre un team di 300 esperti lavora sulle linee insieme ai nostri fornitori e la sua produzione è già iniziata”, ha spiegato Napolitano. “Siamo già a 200 unità di cui la metà è già in strada. Per la nostra prima elettrica abbiamo pianificato una rete di oltre 12mila punti di ricarica” e una partnership con Enel X in Italia Spagna e Portogallo e con Engie per il resto dell’Europa. Anche durante lo scorso Ces 2020, si è aperta una prima finestra sull’elettrificazione del marchio Fca: Jeep ha esposto tre modelli dotati di tecnologia ibrida plug-in. Si tratta del primo passo nel processo di elettrificazione della gamma Jeep che consentirà al marchio di offrire opzioni elettrificate su tutti i modelli entro il 2022.
Fiat Chrysler Automobiles and iPhone manufacturer Foxconn are joining forces to begin making internet-connected electric vehicles.https://t.co/oYuFeR86cu
— Intelligent Living (@IntelligLiving) February 7, 2020
Che l’attenzione per il mondo elettrico sia nelle corde di Fca lo dimostrano anche i recenti sviluppi per la sperimentazione di nuove tecnologie come il Vehicle-to-Grid (V2G) che permette alle vetture elettriche di interagire con la rete grazie a un’infrastruttura di ricarica intelligente. Lo scorso settembre la casa automobilistica ha firmato un memorandum di intenti con Terna che consentirà di sperimentare prestazioni e capacità delle vetture elettriche nell’erogare servizi a supporto della rete elettrica. La connessione di un numero sempre maggiore di veicoli elettrici alle infrastrutture di ricarica creerà infatti una richiesta di extra potenza alla rete in alcune ore della giornata. La gestione intelligente della ricarica, permetterà ai veicoli di fare da supporto alla gestione dei picchi di domanda e mantenere costante e sempre disponibili il flusso di elettricità, stabilizzando la rete.
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