La terza edizione dell’IAA Mobility di Monaco fa luce su sfide e contraddizioni della transizione dell’auto

Le contraddizioni sono inevitabili, ma la transizione sostenibile della mobilità non si ferma. Si chiude la terza edizione dell’IAA Mobility di Monaco: circa 350 le anteprime e 37 i paesi presenti.

Fra dazi e un 2035 che incombe, la transizione della mobilità è ormai un tema geopolitico e i tempi sono maturi anche per riflettere sulle contraddizioni che ogni singola decisione porta con sé. La terza edizione dell’IAA Mobility di Monaco di Baviera, la rassegna biennale dedicata alla mobilità, è stata l’occasione per guardare in faccia la realtà: una realtà complessa in cui non è tutto bianco o nero ma, al contrario, la riprova che costruttori e istituzioni si trovano di fronte a problemi inediti.

“Il principio dell’eccessiva regolamentazione deve essere finalmente superato, così come la dipendenza da divieti e impegni rigidi per le singole opzioni tecnologiche. La flessibilità e l’apertura tecnologica sono assolutamente indispensabili – ha dichiarato Hildegard Müller, presidente dell’associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA) – coloro che non riescono ad analizzare la realtà e ad agire in modo flessibile non raggiungeranno i loro obiettivi”.

Le richieste a Bruxelles? “L’interruzione del divieto dell’UE sui motori a combustione, l’accelerazione della tecnologia per la mobilità elettrica e la guida autonoma, la riduzione dei prezzi dell’elettricità industriale e l’espansione delle infrastrutture di ricarica”. Insomma, una sfida ricca di contraddizioni quella che deve affrontare la mobilità nel suo complesso, specie quella dell’auto. Forse anche per questo marchi come Toyota, Ford, Nissan e molti brand del gruppo Stellantis (Fiat, Lancia, Citroën, Jeep solo per citarne alcuni) hanno preferito non essere presenti all’IAA Mobility 2025.

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IAA Mobility di Monaco 2025©Bosch

“It’s all about mobility”, il messaggio dall’IAA di Monaco

Ma una certezza ci sentiamo di esprimerla: per costruire soluzioni condivise è necessario mettersi in gioco e confrontarsi con tutti gli stakeholder. Un messaggio che da Monaco sembra diretto proprio a Bruxelles, da un salone che con circa 750 espositori provenienti da 37 paesi, 500 relatori impegnati in 200 sessioni fra conferenze e talk, 3.500 giornalisti accreditati e oltre 350 anteprime e innovazioni mondiali ha scelto “It’s all about mobility” come messaggio per sottolineare l’intenzione di mettere in mostra non solo l’auto (sempre più elettrica, sempre più cinese, come vedremo), ma anche l’intero spettro della mobilità.

Un salone che, malgrado gli sforzi di mostrare una mobilità più inclusiva (oltre alla fiera nel cuore di Monaco e in altre parti della città i visitatori hanno potuto sperimentare altre forme di mobilità come le 2 ruote, e-bike, forme innovative di trasporto pubblico o la guida autonoma), resta soprattutto dell’auto, sempre più elettrica sì, ma anche sempre più grande, afflitta da quel “gigantismo” che, specie nelle grandi città, sta diventando un problema di convivenza.

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IAA Mobility di Monaco 2025©Bosch

Bosch, così vogliamo plasmare l’industria nell’era della mobilità guidata dal software

Si parlava di contraddizioni. Da una parte la spinta all’innovazione, dall’altra i timori che i cambiamenti siano insostenibili, come vedremo a breve. Cominciamo però da chi, come Bosch, sull’innovazione spinge molto. La mobilità guidata dal software sarà il motore di crescita per il settore mobility di Bosch”, con veicoli che guidati, dal software e centrati sull’utente, imparano costantemente grazie agli aggiornamenti software.

 

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Come ripetono in Bosch, “senza una tecnologia hardware avanzata, anche l’auto più intelligente non si muoverebbe di un millimetro”. Sempre più vero. Almeno se vogliamo guardare all’auto a guida autonoma come a un futuro auspicabile e concreto.

L’obiettivo? Fare in modo che il software di un’auto resti costantemente aggiornato, continui ad apprendere grazie all’intelligenza artificiale per l’intera vita utile dell’auto stessa, agendo su freni, sterzo, motore e telaio, migliorando efficienza e sicurezza, grazie a sistemi di assistenza alla guida Adas sempre più intelligenti.

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IAA Mobility di Monaco 2025©LifeGate

Stellantis, serve un dialogo strategico con la Commissione europea

Lo ha più volte ribadito Jean-Philippe Imparato, Chief operating officer di Stellantis, a Monaco presente con solo due dei numerosi brand che compongono il gruppo, Opel e Leapmotor, che hanno portato in mostra le rispettive anteprime: la concept Corsa GSE Vision Gran Turismo, un’auto da 800 cavalli e con una velocità massima di 320 km/h che prefigura anche lo stile dei prossimi modelli elettrici del marchio, Opel Grandland Electric Awd, un suv elettrico a trazione integrale 4×4 e Leapmotor con la gamma B10 e B05. Cosa ha auspicato Imparato? Un ritorno delle utilitarie, (segmento quasi del tutto scomparso dal mercato), soluzioni pragmatiche per il rinnovo dei 250 milioni di veicoli in circolazione obsoleti e poco sicuri, un segnale forte alla Commissione europea perché consideri una priorità la produzione europea di batterie.

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IAA Mobility di Monaco 2025©IAAMobility

Leapmotor, se la Cina diventa un alleato per proporre auto elettriche e accessibili

Di Leapmotor, ossia dell’alleanza che Stellantis ha realizzato con il costruttore cinese per accelerare lo sviluppo dell’auto elettrica accessibile, vi abbiamo già parlato in passato. All’IAA mobility 2025 di Monaco in mostra in anteprima la compatta B05 (nella foto sopra) e il suv B10. Nel primo caso si tratta di un’auto elettrica pensata per la città: lunga 4 metri e 43, le caratteristiche tecniche non sono state ancora comunicate.

L’altra novità di Leapmotor è la B10 un suv elettrico già in vendita (con un prezzo di 26.900 euro entra ampiamente nei modelli che accedono agli ecoincentivi 2025), lungo 4 metri e 51, con interni pratici e versatili, è alimentato da un motore elettrico da 218 cavalli con 2 opzioni di batteria: da 56,2 kWh che offre fino a 361 chilometri di autonomia e da 67,1 kWh con autonomia fino a 434 chilometri. Entrambe le batterie supportano la ricarica in corrente alternata da 11 kW e la ricarica in corrente continua fino a 168 kW, consentendo una carica del 30-80% in meno di 20 minuti.

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IAA Mobility di Monaco 2025©LifeGate

Bmw, Audi, Porsche, Volkswagen: così l’industria tedesca punta sulla transizione

Tra sfide, difficoltà (vedi la recente crisi Volkswagen con scioperi dei lavoratori in Germania e un piano di licenziamenti che preoccupa da mesi dipendenti e sindacati per il futuro) e contraddizioni (con i ripensamenti delle istituzioni sul 2035 citate all’inizio dell’articolo), scorrendo velocemente le principali novità presentate dai marchi tedeschi all’IAA Mobility 2025 di Monaco resta evidente l’impegno nel proporre una gamma di modelli elettrici sempre più ampia. Fra le novità più interessanti: BMW iX3, l’ibrida plug-in Audi Q3 Sportback e-hybrid, Porsche Taycan e Macan elettriche, Mini John Cooper Works Electric, Mercedes con le elettriche GLC (suv con oltre 700 chilometri di autonomia) e CLA shooting brake e il concept AMG GT XX, mentre Volkswagen ha presentato un veicolo equipaggiato con batterie allo stato solido che assicurano maggiore stabilità e autonomia.

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IAA Mobility di Monaco 2025©LifeGate

Kia e Hyundai, il gruppo sudcoreano accelera sull’elettrificazione

Mentre Kia ha presentato in anteprima per il pubblico europeo la sua gamma completa di veicoli elettrici con Concept EV2, Kia EV3, Kia EV4, Kia EV5, la Nuova EV6 GT, Kia EV9 GT e Kia PV5, Hyundai, ossia l’altro marchio del gruppo sudcoreano, ha puntato tutto sul concept Three, prima elettrica compatta della gamma Ioniq, destinata a “rispondere in maniera strategica e competitiva alla crescente domanda del mercato europeo di veicoli elettrici compatti”, come chiarisce una nota.

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IAA Mobility di Monaco 2025©IAA

Xpeng, dopo il debutto italiano, si avvicina il lancio dell’auto volante  

Di Xpeng e dei timori dell’avanzata cinese dell’auto elettrica vi avevamo detto proprio da Monaco in occasione dell’edizione 2023. Da allora il marchio ha puntato molto sull’elettrico, mentre l’anno prossimo, si appresta a lanciare la prima – vera – auto volante, che ha raccolto oltre 4mila prenotazioni. Per ora disponibili ci sono modelli come il Suv elettrico G6, parliamo di un suv/crossover di medie dimensioni (se 4 metri e 75 si possono ancora considerare medie, almeno se pensiamo alle trafficate città italiane); di fatto le stesse di una Tesla Model Y per capirci. L’altro modello si chiama G9, un altro suv elettrico, questa volta di dimensioni (e prestazioni) maggiori (è lungo 4,89 metri). A Monaco si aggiungono l’anteprima europea della nuova Next P7 e la flying car “Land aircraft carrier”, la prima vera auto volante in vendita.

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IAA Mobility di Monaco 2025©IAA

L’ “altra mobilità” è andata in scena (sottotono) nel centro cittadino

E se l’auto, in gran parte elettrica come abbiamo visto, è stata la protagonista fra i padiglioni fieristici dell’IAA di Monaco, l’altra mobilità, quella più “dolce”, lenta, sostenibile e condivisa, è stata la co-protagonista del “fuorisalone”, quello che in diverse zone della città ha permesso alle persone di sperimentare le alternative all’auto con l’area ciclistica allestita sulla Ludwigstraße con un percorso che ha simulato le situazioni quotidiane del traffico, il Citizens lab a Marienplatz che ha regalato interessanti momenti di confronto con esperti, responsabili politici e cittadini sull’elettromobilità, l’espansione delle piste ciclabili, la micromomobilità e la trasformazione della mobilità, mentre a Königsplatz l’Experience world ha mostrato un prototipo walk-through del futuro treno pendolare di Monaco di Baviera.

Spazi significativi quelli dedicati alla mobilità “alternativa” che hanno però goduto di minor visibilità rispetto all’auto, una visione certo ridimensionata rispetto alla prima edizione dell’IAA Mobility di Monaco, quando nel 2021 si presentava per la prima volta con un progetto più audace e inclusivo con l’obiettivo (negli anni progressivamente sfumato) di dar voce a tutte le parti interessate nella mobilità; missione, almeno in parte, fallita.

 

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