Sostituire l’idrogeno al vecchio carburante è uno degli esperimenti per rendere sostenibile e meno inquinante volare.
Rolls-Royce ha utilizzato un motore convertito per condurre il test a terra, avvenuto in un hangar dell’azienda nel Regno Unito.
Si tratta di un altro passo avanti utile a dimostrare che l’idrogeno può svolgere un ruolo importante per aiutare a ridurre le emissioni di CO2.
Forse voleremo su aerei a idrogeno e, finalmente, i viaggi saranno meno inquinanti. Merito di alcuni innovativi motori per velivoli che, invece delle benzina, utilizzano idrogeno generato da fonti energetiche sostenibili come vento e maree. La nota casa britannica di automobili di lusso Rolls-Royce ha testato con successo l’utilizzo di idrogeno al posto del convenzionale carburante per alimentare un motore aeronautico. Si tratta della prima volta che tale esperimento viene eseguito con successo e potrebbe segnare una svolta importante nel raggiungimento degli obiettivi sostenibili necessari nell’industria dei voli.
Per il suo test, Rolls-Royce ha utilizzato un motore turboelica AE 2100-A convertito, usato in precedenza su aerei civili e militari; l’esperimento, compiuto in collaborazione con la compagnia aerea Easyjet, è avvenuto in un hangar sfruttato per le ricerche a Boscombe Down, in Inghilterra, Regno Unito. L’idrogeno che ha attivato il motore è stato ottenuto tramite energia eolica proveniente dalle isole Orcadi in Scozia. Secondo la stessa azienda, si tratta del primo test al mondo per un motore per aereo a idrogeno realizzato con successo.
Il test effettuato da Rolls-Royce è di notevole importanza, sebbene non abbia comportato ancora il pilotaggio di un velivolo. L’innovazione fa parte di un nuovo programma dimostrativo sull’utilizzo di energia sostenibile nell’industria aerea. Le due società hanno in programma di passare a una seconda serie di test nei prossimi mesi che porteranno a un’ulteriore prova a terra, questa volta sul motore di un business jet Rolls-Royce Pearl 15.
Aereo a idrogeno e zero emissioni
Il settore dei voli è una delle industrie più difficili da decarbonizzare. Oltre alla CO2 prodotta dalla combustione del carburante, gli aerei causano altri danni all’atmosfera incentivando i cambiamenti climatici. La creazione di nuvole lunghe e sottili – note come scie di condensazione – intrappola il calore irradiato dalla Terra, portando a un effetto di riscaldamento sul nostro pianeta. Per questo l’aviazione è responsabile di circa il 3,5 per cento del riscaldamento globale causato dall’attività umana. Dal 2000 le emissioni nocive sono aumentate del 50 per cento e il settore crescerà di oltre il 4 per cento ogni anno per i prossimi due decenni, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia.
I test di Rolls-Royce fanno parte della campagna Race to zero sostenuta dalle Nazioni Unite al fine di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050. Le compagnie aeree stanno sperimentando energie più sostenibili come alternativa al carburante a base di petrolio. Fra i progetti vi è anche l’utilizzo dell’elettricità per i velivoli, come dimostrato da Easyjet in un altro esperimento. Airbus, invece, prevede di utilizzare un super-jumbo A380 per testare i motori a reazione alimentati a idrogeno come parte di un piano per mettere in servizio un mezzo a emissioni zero entro il 2035. Nonostante i primi voli con passeggeri siano ancora distanti, i test per aerei alimentati a idrogeno rappresentano un primo traguardo per l’industria. Rendere il futuro dell’aviazione sempre più sostenibile è una misura necessaria dopo anni di danni causati all’ambiente e al clima.
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