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Centri di ricerca e servizi e supporto economico alle imprese: è la Vertical Innovation dell’ecosistema Alto Adige, tra innovazione e sostenibilità.
Settemilaquattrocento chilometri quadrati di superficie, poco più di 500.000 abitanti in un territorio per il 60 per cento sopra i 1.000 metri e per il 40 per cento coperto da boschi; una natura verticale che incanta, ma anche sovrasta. Questo è l’Alto Adige, la provincia più settentrionale d’Italia. Una provincia che ha saputo guardare al proprio territorio, di per sé non facile, come a un’opportunità, imparando a sfruttarne le grandi risorse naturali, non solo dal punto di vista turistico, ma anche economico, facendo leva su due concetti chiave: sostenibilità e innovazione.
Come? Puntando sulla ricerca e sull’adozione di tecnologie sempre nuove, con una forte impronta sostenibile, e supportando le imprese in una crescita di qualità. Una scelta saggia e lungimirante che si è rivelata vincente. Tanto che fra il 2007 e il 2014, in piena crisi economica, il Pil provinciale ha registrato un +0,7 per cento rispetto al –1,3 per cento della media italiana, raggiungendo il primo posto nella classifica della qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore.
In questo contesto si innesta Vertical Innovation, un ecosistema innovativo al servizio delle imprese, coadiuvato da IDM Alto Adige, l’agenzia della Camera di Commercio e della Provincia Autonoma di Bolzano che sovrintende allo sviluppo competitivo delle aziende in termini di innovazione e internazionalizzazione. Si tratta di un sistema di centri di ricerca e servizi, che mette a disposizione delle imprese italiane una ricchissima rete di partner, un regime fiscale leggero e una burocrazia efficiente, oltre a iniziative di know-how e formazione, di consulenza in materia di innovazione e, soprattutto, finanziamenti per progetti di ricerca e sviluppo e sostegni economici per chi fa innovazione, disponibili sia attraverso contributi a bando sia a sportello.
“L’Alto Adige gode di un’ampia autonomia legislativa, che prevede competenze esclusive o di rilievo in moltissimi ambiti. Grazie a questa possibilità di auto-amministrarsi, da molti anni l’Alto Adige ha messo la Natura e la difesa del suo patrimonio naturale al centro delle proprie politiche, curando sia il benessere dei propri abitanti che lo sviluppo di attività economiche coerenti, anticipando, con sostegni, incentivi, ma anche controlli rigorosi, temi come la sostenibilità ambientale, l’energia pulita, il risparmio energetico, la mobilità green e così via; e promuovendosi, al tempo stesso, come la Green Region d’Italia. Questo ha in qualche misura favorito anche le aziende di quei settori, che proprio per il fatto di essere altoatesine hanno riscontrato ancor maggiore riconoscibilità, credibilità e autorevolezza sul mercato”, spiega Giuseppe Salghetti Drioli, investment consulting per IDM.
Di fatto, si tratta di un ecosistema che investe sulle persone, in grado di attirare imprenditori, manager e startupper pronti a realizzare il loro progetto innovativo in un luogo immerso nella natura, ideale per vivere e per lavorare. E proprio per stimolare un dialogo con le persone e gettare un ponte fra idee innovative, nel 2016 Vertical Innovation ha girato l’Italia con un road show in sette tappe. Il successo è stato tale da essere replicato anche quest’anno. Tra i vari appuntamenti in calendario segnaliamo, in particolare, quello di Torino, il 21 marzo al Museo del Cinema, sui temi food, innovazione e sostenibilità, e quello di Milano, il prossimo 11 maggio presso Dream Factory, in cui si parlerà di innovazione, energia e sostenibilità. Assolutamente da non perdere.
Per partecipare agli eventi inviare la propria candidatura a verticalinnovation@lifegate.it
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