La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
Dopo la scoperta di alcuni allevamenti nel bresciano ove i vitelli venivano “gonfiati”, le indagini delle ASL di mezza Italia stanno scoprendo diversi casi di uso del ‘boldenone’, un ormone chimico vietatissimo. E il Ministro della salute Girolamo Sirchia ha spedito una nota di protesta in Olanda. Scoppia il caso della carne al boldenone, un
Dopo la scoperta di alcuni allevamenti nel bresciano ove i vitelli
venivano “gonfiati”, le indagini delle ASL di mezza Italia stanno
scoprendo diversi casi di uso del ‘boldenone’, un ormone chimico
vietatissimo. E il Ministro della salute Girolamo Sirchia ha
spedito una nota di protesta in Olanda.
Scoppia il caso della carne al boldenone, un ormone chimico che
favorisce la crescita degli animali. In alcuni allevamenti
piemontesi, lombardi e veneti sono stati trovati numerosi capi
nelle cui urine c’è la sostanza dopante. La difesa degli
allevatori (“sarebbe autoprodotto dagli animali stessi”), sembra
convincere molto poco.
Semmai la certezza dei veterinari italiani è un’altra,
esattamente opposta: quando si trova boldenone nelle urine dei
bovini, è dimostrato scientificamente che l’anabolizzante
è stato iniettato.
Un’altra denuncia degli allevatori è che il boldenone si
trovi nei capi importati dall’Olanda dove sarebbero più
permissivi.
Proprio in seguito a queste proteste era scattata il 6 marzo scorso
la disposizione ministeriale che imponeva controlli a campione
sugli animali d’importazione dai Paesi Bassi. Ma i primi risultati
di queste analisi sulle povere bestie olandesi hanno dato esito
negativo.
Viceversa i controlli effettuati su capi italiani hanno dato esito
positivo. In particolare in alcuni animali sottoposti ad analisi
sono state trovate tracce di betaboldenone, una variante la cui
provenienza può essere soltanto esogena. Insomma:
gliel’hanno iniettato.
Prodotto come boldenone undecilenato
(1,4-androstadiene-3-one,17b-ol) si trova in svariati medicinali
veterinari (Ganabol, Equipoise, Ultragan, Maxigan, Equigan) che qui
in Italia non potrebbero essere utilizzati.
Il problema per la salute umana è che il consumo di
quantità anche piccole di carne di vitello contaminata
rappresenta un rischio reale per la salute, specialmente dei
bambini: è dimostrato che le sostanze anabolizzanti agiscono
nell’organismo umano anche in dosi infinitesimali, causando
scompensi ormonali, al sistema linfatico e tumori. Inoltre,
l’ormone incriminato è un anabolizzante steroideo di fatto
ancora poco conosciuto.
Sulla vicenda intervengono anche le organizzazioni dei consumatori.
Il Codacons ha presentato un esposto ai Carabinieri del Ministero
delle Politiche Agricole, chiedendo di effettuare, di concerto con
le unità operative del ministero della Salute, controlli ed
ispezioni negli allevamenti di tutte le regioni d’Italia, per
accertare il numero di bovini allevati al boldenone.
L’ultimissima è che il ministro della salute, Girolamo
Sirchia, in attesa delle analisi scientifiche in corso sulla
eventuale presenza naturale del boldenone nelle carni di vitello,
ha richiesto al ministro olandese dell’Agricoltura, Laurens Jan
Brinkhorst, di autocertificare tutte le carni spedite dall’Olanda
in Italia: cioè attestare che non siano state trattate con
sostanze anabolizzanti in generale e con il boldenone in
particolare.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
Con l’immunologo Attilio Speciani abbiamo approfondito uno studio australiano secondo cui il consumo di noci è associato a una maggiore longevità, memoria e mobilità articolare.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Il mondo del vino si trova oggi a un bivio: continuare su una strada tradizionale o innovare, abbracciando i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale. La scelta di Mack & Schühle Italia.