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Perché la società di e-commerce Amazon ha rilevato per 13,7 miliardi di dollari la catena di supermercati di prodotti biologici Whole foods market.
Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon, la più nota società di e-commerce del globo, ha annunciato l’acquisto della catena di supermercati statunitense Whole foods market per 13,7 miliardi di dollari, circa 12,2 miliardi di euro.
Whole foods market è un marchio molto diffuso e apprezzato negli Stati Uniti e nel Regno Unito. In tempi non sospetti, nel 1977, molto tempo prima della grande espansione del biologico, John Mackey ha fondato in Texas la società specializzata nella vendita di prodotti naturali, sani e attenti alle esigenze alimentari. “Milioni di persone amano Whole foods market perché offre i migliori prodotti biologici e naturali e rende divertente mangiare in modo salutare”, ha dichiarato Bezos commentando l’acquisizione della catena di supermercati.
Whole foods non sarà rivoluzionato, John Mackey manterrà il suo ruolo di amministratore delegato perché, come ha riconosciuto il ceo (chief executive officer) di Amazon “la catena di supermercati sta facendo un ottimo lavoro e vogliamo che questo continui”. Mackey ha inoltre affermato che “la partnership rappresenta un’opportunità per massimizzare il valore per gli azionisti di Whole foods, dando ai clienti la massima qualità, esperienza, convenienza e innovazione”.
Non è ancora chiaro se questa operazione possa indebolire la grande distribuzione tradizionale, in un certo senso Amazon e Whole foods market si trovano agli antipodi. Il primo è infatti la quintessenza del negozio immateriale, non fisico, e del pagamento elettronico, mentre il supermercato è indubbiamente un luogo reale, con prodotti da osservare e da toccare.
L’acquisto di Whole foods, l’operazione più cara della storia di Amazon, potrebbe invece significare un’ulteriore (dopo il negozio senza cassieri, né dipendenti) apertura di Amazon verso la realizzazione di punti vendita fisici.
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