Archi, volte e cupole

L’impiego dei sistemi costruttivi che utilizzano gli archi, le volte e le cupole per realizzare strutture portanti e di copertura degli edifici risale alla notte dei tempi.

Dal terzo millennio avanti Cristo, l’uso di questi sistemi
costruttivi è molto diffuso nei paesi dell’area
mediorientale e in Egitto. Archi, volte e cupole furono impiegati
estesamente sia dai costruttori romani, sassanidi e bizantini prima
di diffondersi in molte regioni d’Europa. Numerose applicazioni
sono state sviluppate nel Magreb, nella regione compresa tra il
Sudan e il Sahel così come nelle regioni del nord della
Cina. Molti di questi paesi hanno ancora un ricco patrimonio
costruttivo che utilizza questa tecnologia millenaria sia nelle
zone urbane che in quelle rurali. Una vera e propria tradizione
vivente, adattata in numerosi casi ai bisogni moderni dell’habitat
popolare.

Con la diffusione del cemento armato, archi, volte e cupole sono
stati dimenticati dal settore delle costruzioni. Sono stati
riscoperti negli anni Quaranta come elemento formale
dall’architetto egiziano Hassan Fathy, che si ispira alla
tradizione nubiana nella concezione e costruzione del villaggio di
Nuova Gourna. Sia questo che gli altri progetti di Hassan Fathy
riscuotono un successo internazionale che suscita fra gli
architetti un grande interesse.

In tempi recenti, sono stati utilizzati in alcuni modelli
sperimentali realizzati, con l’impiego dei blocchi d’argilla, in
Sardegna, dove la tecnologia del crudo è stata impiegata, in
passato, per realizzare non solo abitazioni ma anche edifici
comunitari e industriali.
Il piccolo edificio realizzato a San Sperate nel 1998, nel quadro
di un corso sulle costruzioni in terra cruda, ha pianta a croce
greca, coperture a volta e cupola centrale. La possibilità
di realizzare questo tipo di coperture in mattoni di terra, senza
uso di combustibile per la cottura del materiale e senza impiego di
centine lignee per l’armatura, costituisce un ottimo modo di
contenere i consumi energetici e di preservare la risorsa legno,
ovunque in fase di esaurimento. Inoltre, poiché a causa
della sua forma, l’aria calda si raccoglie nella parte più
alta della volta, è più facile espellerla realizzando
sistemi naturali di ventilazione e climatizzazione.

Silvano Piras
Architetto

 

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