È di quattro morti e più di una quindicina di feriti il bilancio di violenti attacchi che sono stati effettuati nella serata di lunedì 2 novembre a Vienna. Un gruppo di aggressori ha aperto il fuoco sui passanti in sei strade del centro storico della capitale dell’Austria, nei pressi di una sinagoga e dell’Opera.
Vienna attack: 'Islamist terrorist' blamed for shooting that left three dead https://t.co/grfaLxLE9i
Secondo quanto indicato dal ministro degli Interni Karl Nehammer, uno degli attentatori è stato abbattuto, e sarebbe stato un simpatizzante dell’organizzazione terroristica Stato Islamico. Lo stesso membro del governo austriaco ha precisato nella serata che “almeno uno dei sospetti è ancora in fuga”. La televisione pubblica Orf ha indicato che ad essere uccisi sono stati due uomini e una donna. Il sindaco di Vienna ha inoltre precisato che tra sono 17 le persone ricoverate a seguito dell’attacco, alcune delle quali versano in gravi condizioni.
Gli attacchi sono stati effettuati con delle armi da fuoco. I primi colpi sono stati uditi poche ore prima dell’entrata in vigore di un nuovo lockdown in Austria: in quel momento molte persone erano sedute ai tavolini dei bar per godersi l’ultima serata prima della chiusura.
L’Austria chiude le scuole per un giorno, popolazione invitata a non uscire di casa
Il governo austriaco ha deciso di mobilitare, a partire da martedì 3 novembre, un importante numero di poliziotti e soldati con l’obiettivo di proteggere x. Al contempo, le autorità hanno disposto la chiusura delle scuole per una giornata e hanno invitato la popolazione a non uscire di casa e a non utilizzare i mezzi di trasporto pubblico.
Il cancelliere Sebastian Kurz ha parlato di “attacco terroristico ripugnante”, precisando che la sua nazione “non si farà intimorire”. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha allo stesso modo condannato “un gesto vile che colpisce le nostre vite e i nostri valori”, mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso la propria solidarietà nei confronti dell’Austria: “Siamo più forti dell’odio e del terrore”.
L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Il piano di pace per l’Ucraina ricorda molto quello per la Striscia di Gaza. Kiev dovrebbe cedere diversi suoi territori alla Russia e ridimensionare l’esercito.
Un rapporto della ong israeliana PHRI denuncia la strage di palestinesi nelle strutture detentive israeliane. I morti ufficiali sono 98 ma si contano centinaia di dispersi.
La procura di Istanbul ha formulato le accuse nei confronti dell’ex sindaco Ekrem Imamoglu. I capi d’accusa per l’oppositore di Erdoğan sono 142 per oltre 2.500 anni di carcere.