Auto elettrica, perché senza cambio aumenta la serenità di guida

Chi ha già guidato un’auto elettrica lo sa bene, non dover cambiare le marce riduce di molto lo stress e aumenta il comfort di viaggio. Vi spieghiamo come è possibile.

Per chi ha già guidato un’auto elettrica, o ne possiede una, si tratta di una delle sensazioni più piacevoli alla guida, insieme al silenzio e all’assenza delle vibrazioni. Un piacere ancora più avvertibile nel traffico, dove per muoversi basta accelerare, senza dover pensare ad altro. Non ci sono marce da cambiare sull’auto elettrica. Il vecchio cambio? Superato, anche quello automatico, decisamente più moderno. Sulle auto elettriche semplicemente è superfluo. Vediamo il perché.

Il cambio di un'auto elettrica
Sembra complicato ma in realtà quello delle auto elettriche è molto più semplice del cambio di un’auto tradizionale. ©Volkswagen

Il cambio, cos’è e perché l’auto elettrica può farne a meno

Per chi viene da un’auto tradizionale, ma anche da una più virtuosa auto ibrida, la leva del cambio è una presenza ineluttabile. Senza entrare in dettagli meccanici ai più incomprensibili, per semplificare potremmo dire che insieme alla trasmissione il cambio è una delle componenti meccaniche irrinunciabili su molte auto. Potremmo dire che è un po’ il collegamento fra motore e ruote. La prima marcia per le manovre a bassa velocità, la quinta o la sesta per l’autostrada e via così; in mezzo, tutte le marce che consentono di sfruttare i giri del motore in funzione della nostra velocità e della tipologia della strada. Ci sono cambi tradizionali, a cinque o sei marce. Ci sono cambi automatici, di diverse tipologie e sempre più efficienti e moderni che hanno già un grande vantaggio; il pedale della frizione non serve e, semplificando, con un’unica marcia si va ovunque. Poi ci sono le auto elettriche, che il cambio non ce l’hanno proprio.

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Come su tutte le auto dotate di cambio automatico, anche sulle auto elettriche ci sono solo due pedali, freno e acceleratore. ©Volkswagen

L’evoluzione della specie

Ne abbiamo parlato molte volte in passato, il futuro della mobilità è elettrico, connesso e autonomo. È per questo, o in vista di questo, che le auto elettriche al cambio hanno rinunciato. Meglio, hanno un cambio monomarcia che prevede solo due opzioni: avanti e indietro. Semplice. Il motore elettrico non ha infatti bisogno di tutte quelle complessità legate alla trasmissione e basta un comando elettronico per cambiare direzione dell’auto. Una scatola del cambio esiste, solo che è più compatta e semplice. Senza entrare nel dettaglio, limitiamoci agli effetti: guidare un’auto elettrica trasmette subito un piacere di guida inatteso. Primo perché la potenza è come se fosse disponibile subito, appena si preme sull’acceleratore, e  questo è merito della cosiddetta “coppia”, che sulle auto elettriche è più costante per un più lungo spettro di giri; a proposito, una curiosità riguarda proprio il numero di giri raggiungibile da un motore elettrico, che può facilmente toccare valori impressionanti, come 16 mila giri al minuto, molto più elevati rispetto ai tradizionali 7-8 mila raggiungibili da un motore tradizionale.

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Nell’abitacolo di un’auto elettrica, fra i sedili non c’è più traccia della leva del cambio, sostituito da semplici pulsanti. ©Volkswagen

Niente cambio, meno stress

Il tutto si traduce in una serenità di guida molto elevata e in un minor stress. Oltre all’assenza del cambio – o alla sua evoluzione – il merito della piacevolezza di guida offerto dalla mobilità elettrica va molto anche al motore elettrico che, come detto, non solo è molto più silenzioso – tanto da rendere necessari sulle auto elettriche dei sistemi che emettono un suono alla basse velocità, in modo che la loro presenza sia sempre avvertibile – ma avendo meno componenti di fatto non richiede manutenzione, riducendo anche i costi.

 

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