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Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’abbattimento delle emissioni legate al trasporto pubblico è una delle sfide cruciali della mobilità sostenibile. Le principali soluzioni sinora adottate prevedono l’utilizzo dei biocarburanti o la propulsione elettrica, ma l’orizzonte ottimale non è stato ancora raggiunto. Nel primo caso, infatti, pur ottenendo una riduzione dell’inquinamento da anidride carbonica di circa il 40 per cento rispetto
L’abbattimento delle emissioni legate al trasporto pubblico è una delle sfide cruciali della mobilità sostenibile. Le principali soluzioni sinora adottate prevedono l’utilizzo dei biocarburanti o la propulsione elettrica, ma l’orizzonte ottimale non è stato ancora raggiunto. Nel primo caso, infatti, pur ottenendo una riduzione dell’inquinamento da anidride carbonica di circa il 40 per cento rispetto allo standard, resta lontano l’obiettivo delle zero emissioni, mentre nel secondo la finalità ecologica è pienamente soddisfatta, sebbene a discapito dell’operatività, dato che l’autonomia dei mezzi di rado supera i 200 chilometri e la ricarica richiede mediamente dalle cinque alle sette ore. Dalla Scandinavia, però, arriva ora una “ricetta” particolarmente interessante che abbina la tecnologia ibrida plug-in alla ricarica wireless.
L’autobus del futuro si chiama Scania Citywide LE4x2 ed è caratterizzato dalla propulsione ibrida plug-in. Ciò significa che è dotato di un powertrain composto dall’interazione tra due motori – il primo a combustione interna, il secondo a batteria – in grado di percorrere alcune decine di chilometri in modalità esclusivamente elettrica. Quindi senza che il propulsore alimentato a biodiesel venga acceso ed evitando l’emissione di qualsivoglia inquinante. Un plus reso possibile dall’adozione di accumulatori più potenti rispetto ai modelli ibridi “semplici” e, oltretutto, ricaricabili non solo nelle fasi di decelerazione e non di carico del motore, ma anche mediante la rete elettrica. Proprio quest’ultimo aspetto costituisce il secondo plus del mezzo scandinavo, dato che la ricarica non richiede la connessione a una classica colonnina, bensì avviene induttivamente in modalità wireless (senza fili).
La tecnologia wireless si basa essenzialmente sull’abbinamento di un induttore (inserito in un cuscinetto posato a terra, oppure sotto l’asfalto) e un ricevitore a bordo dell’autobus: il sistema sfrutta la risonanza creata dalle variazioni d’intensità del campo magnetico, trasferendo l’energia in modo simile ai dispositivi portatili, smartphone in primis. Una soluzione ingegnosa che prevede la presenza di speciali piastre in corrispondenza delle fermate, così da rigenerare le batterie durante il servizio. Una sosta di sette minuti porta in dote un’autonomia in modalità esclusivamente elettrica di dieci chilometri. Considerando la frequenza degli stop, l’autobus Scania viaggia per la maggior parte del tempo a zero emissioni, complice il motore elettrico da 130 kW alimentato mediante gli accumulatori agli ioni di litio da 56 kWh. E qualora ciò non bastasse, è sempre pronto a intervenire il motore endotermico.
La sperimentazione del nuovo autobus Scania ha preso il via in Scandinavia, più precisamente in Svezia, a Södertälje. Un campo di prova estremo, caratterizzato da condizioni climatiche rigide, necessarie per affinare la tecnologia ibrida plug-in a ricarica induttiva. Una tecnologia che rientra in un più vasto progetto di ricerca mirato a dare vita a un sistema di trasporto pubblico silenzioso e sostenibile. Lo studio, finanziato in parte dall’Agenzia svedese per l’energia, vede intervenire quali attori principali Scania – specialista nella realizzazione di autocarri, trattori stradali, autobus e propulsori – l’operatore per il trasporto pubblico nella regione di Stoccolma SL (Storstockholms Lokaltrafik), il fornitore d’energia Vattenfall, la municipalità di Södertälje e il Royal Institute of Technology (KTH).
L’autobus Scania Citywide LE4x2 porta in dote tutti i vantaggi ambientali della propulsione elettrica, ma senza le problematiche connesse all’autonomia e alla ricarica, dato che da un lato è sempre possibile ricorrere all’intervento del motore tradizionale, dall’altro gli accumulatori sono meno capienti rispetto a un modello alimentato esclusivamente a batteria e richiedono per questo un tempo di rigenerazione dell’energia più contenuto. Rigenerazione, oltretutto, effettuabile induttivamente e senza interruzioni del servizio. Una nuova frontiera, come sottolineato da Hedvig Paradis, project manager di Scania: “Il nostro autobus ibrido rappresenta un passo avanti epocale per la sostenibilità, dato che la ricarica wireless è silenziosa e al tempo stesso invisibile. I test sul campo iniziati a Södertälje vogliono spronare sia la società sia l’industria automotive a voltare pagina, abbattendo le emissioni e riducendo il rumore del traffico nelle aree urbane. Il futuro è adesso!”.
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