Il video del drone che vola sopra le rovine di Chernobyl
Immagini toccanti, simboliche, quasi oniriche. Ecco quel che si prova volando sopra quelle che sembrano le rovine della civiltà moderna.
Rudi Bressa
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Immagini toccanti, simboliche, quasi oniriche. Ecco quel che si prova volando sopra quelle che sembrano le rovine della civiltà moderna.
È la natura che riprende il sopravvento, laddove l’uomo l’ha abbandonata. Lo dimostrano anni di fotografie e di appostamenti di un gruppo di scienziati che studia la zona di interdizione di Chernobyl, ovvero la Cez (Chernobyl Exclusion Zone). In pochi anni infatti, grazie a decine di trappole fotografiche disseminate nei dintorni delle foreste e in
È il primo vero avvistamento documentato dopo più di 100 anni e a quasi trent’anni dall’eplosione alla centrale nucleare di Chernobyl.
Il Paese prima restio torna sui propri passi e conferma la partecipazione al Fondo istituito dall’Onu per aiutare le nazioni più povere a sostenere politiche di riduzione delle emissioni.
Il futuristico progetto, finanziato in gran parte con fondi privati, vedrà la realizzazione di un’isola verde galleggiante dedicata all’arte, al design e alla natura.
L’impianto fornirà acqua calda sanitaria per circa 150 appartamenti dell’area. L’energia proverrà esclusivamente da fonti rinnovabili.
Una campagna durata cinque anni e una stretta collaborazione con i rivenditori ha portato ad una riduzione del 21 per cento degli sprechi domestici. Nel Regno Unito si fa così.
La chiamano pianta ingegnere e in alcune parti del mondo è considerata miracolosa. Grazie al suo fitto impianto radicale infatti è in grado di prevenire l’erosione del suolo.
Il settore dei green job, in particolare quello dedicato alle energie rinnovabili è cresciuto così rapidamente da prevaricare quello delle fossili.
6 anni di lavoro. 12 mesi di confronto tra centinaia di esperti. Oltre 50 organizzazioni e istituzioni lo hanno sostenuto. 8 gli articoli di cui è composto.