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Il settore dei green job, in particolare quello dedicato alle energie rinnovabili è cresciuto così rapidamente da prevaricare quello delle fossili.
Sono circa 18 i miliardi di dollari investiti nell’energia verde in Canada in cinque anni. Investimenti che hanno portato l’occupazione ad una crescita del 37 per cento. Lo rivela l’ultimo rapporto pubblicato dalla Clean Energy Canada, associazione che lavora per accelerare il processo di transizione verso le energie rinnovabili.
I numeri? Sono infatti 23.700 gli occupati nel settore delle rinnovabili, mentre sono 22.340 le persone che lavorano nell’estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose. “L’energia pulita si è trasformata da piccola nicchia a grande industria”, ha dichiarato Merran Smith, direttrice del Clean Energy Canada. “L’investimento è più o meno lo stesso impiegato in agricoltura, pesca e silvicoltura insieme”, ha concluso.
Un’ottima notizia, anche a fronte dell’enorme impatto ambientale che sta avendo il territorio canadese con l’estrazione del bitume. Il Canada infatti ospita la più alta concentrazione di depositi di sabbie bituminose, in particolare in una sola regione del Canada, precisamente in Alberta, nell’area dove scorre il fiume Athabasca e nell’area del Cold Lake.
Un cambio che si è rivelato importante anche per l’economia del Paese. Infatti non si tratta solo di creare nuovi posti di lavoro, ma di attrarre maggiori investimenti. Il rapporto infatti rileva che gran parte degli investimenti attualmente vengono dall’estero. Dei cinque maggiori investitori dal 2009, solo uno, Manulife Financial Corp., è canadese. Gli altri sono rispettivamente due società giapponesi e due gruppi bancari tedeschi.
“Il fatto che gli investitori stranieri stiano arrivando in Canada per investire nella nostra energia pulita, ci dice che questa è una risorsa importantissima” ha dichiarato la direttrice Smith.
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