Il Green Climate Fund raggiunge quota 10 miliardi grazie (anche) all’Australia

Il Paese prima restio torna sui propri passi e conferma la partecipazione al Fondo istituito dall’Onu per aiutare le nazioni più povere a sostenere politiche di riduzione delle emissioni.

È una delle buone notizie che ci arriva in questi giorni dalla COP20 che si sta tenendo a Lima. La quota minima, 10 miliardi di dollari, prevista dalle Nazioni Unite per istituire il Green Climate Fund è stata raggiunta.

 

Il fondo servirà ad aiutare le nazioni più povere a sostenere politiche di riduzione delle emissioni. Il risultato è stato raggiunto anche grazie alla scelta dell’ultim’ora del governo Abbott: l’Australia parteciperà al Green Climate Fund con 165 milioni di dollari americani.

 

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Il segretario generale Ban Ki Moon durante la conferenza a Lima. Via italiaclima.org

 

La notizia è corsa veloce, tanto più che il Governo australiano aveva annunciato pochi giorni prima della Conferenza che non avrebbe partecipato. Il  Ministro degli esteri spiega così la scelta: “Abbiamo una forte esperienza per quanto riguarda il sostegno alla finanza verde”, ha dichiarato ai giornalisti.

 

Si tratta di una decisione rilevante per quanto riguarda la politica di uno dei maggiori produttori di emissioni globali, anche a fronte della recente abolizione della Carbon Tax dello scorso luglio, che ha portato ad un’impennata delle emissioni di CO2.

 

“Il Green Climate Fund è uno strumento importante per garantire ai paesi più poveri del mondo di avere le risorse necessarie per migliorare la loro resilienza ai cambiamenti climatici e decarbonizzare la crescita economica”, ha confermato Erwin Jackson, vice presidente del Climate Institute australiano, presente ai negoziati.

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