Tommaso Perrone

Direttore responsabile

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Rossella Muroni. Come crescerà Legambiente

Rossella Muroni. Come crescerà Legambiente

Rossella Muroni, 41 anni, è la nuova presidente di Legambiente, la principale associazione ambientalista in Italia. Lo hanno deciso i 900 delegati durante il decimo congresso nazionale che si è concluso domenica 13 dicembre dopo tre giorni di confronto, a Milano. Il nuovo direttore generale è Stefano Ciafani, Edoardo Zanchini è stato confermato vicepresidente, Nunzio

Cosa succede alla Cop 21 e chi ha lasciato il segno

Cosa succede alla Cop 21 e chi ha lasciato il segno

La conferenza sul clima in corso a Parigi sta dando ospitalità a decine di personaggi noti. Attori, politici, attivisti, testimoni diretti dei disastri causati dal riscaldamento globale. Dall’attore americano Leonardo DiCaprio all’indigena latinoamericana Diana Rios, dall’ex vicepresidente americano e premio Nobel per la Pace Al Gore al sindaco progressista di Barcellona Ada Colau. Tutti insieme

Phumzile Mlambo-Ngcuka. Le donne più capaci di guardare oltre se stesse

Phumzile Mlambo-Ngcuka. Le donne più capaci di guardare oltre se stesse

L’accordo globale sul clima che si sta discutendo a Parigi dovrebbe tenere alta la questione della parità di genere, sia in termini di partecipazione che di riconoscimento del ruolo che le donne hanno nel promuovere il cambiamento. A chiederlo sono le stesse Nazioni Unite attraverso l’ente per l’uguaglianza e l’empowerment femminile (Un Women). La giornata

Il documentario che ci prepara alla rivoluzione climatica

Il documentario che ci prepara alla rivoluzione climatica

A inizio 2015, la scrittrice e giornalista canadese Naomi Klein ha pubblicato un libro manifesto sui cambiamenti climatici e il capitalismo. Si chiama Una rivoluzione ci salverà. Perché il capitalismo non è sostenibile (This changes everything, in inglese). La sua tesi è che bisogna cambiare radicalmente il modo in cui la popolazione mondiale vive, produce e

Perché l’Isis ha colpito anche chi lotta per il clima

Perché l’Isis ha colpito anche chi lotta per il clima

L’Isis ha messo a segno un colpo che rischia di passare inosservato. Il governo francese ha vietato le due marce per il clima previste a Parigi una il 29 novembre, la vigilia dell’inizio dei lavori della Cop 21, e l’altra il 12 dicembre, il giorno dopo la loro conclusione. Nelle motivazioni si legge che la