
Monopattini, e-bike e scooter: nei centri urbani la micromobilità elettrica accelera sempre di più. Ne abbiamo parlato con Alessandro Summa, Ceo di Platum.
Al via il progetto Acrobat per il recupero delle materie critiche dalle batterie al litio, attraverso un processo di estrazione innovativo e sostenibile.
Sul riciclo delle batterie l’Europa intende giocare un ruolo da protagonista. L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) parteciperà in rappresentanza del nostro paese al progetto europeo Acrobat: l’obbiettivo è recuperare oltre il 90 per cento delle materie critiche contenute nelle batterie litio-ferro-fosfato attraverso un processo di estrazione innovativo, a basso costo e a ridotto impatto ambientale, da trasferire all’industria del continente.
Oltre all’Enea per l’Italia, prenderanno parte al progetto il Fraunhofer institute for laser technology e l’azienda specializzata nel riciclo di batterie Accurec Recycling GmbH per la Germania e, per il Belgio, l’azienda Vito e l’Università Cattolica di Lovanio. Il nuovo processo di riciclo permetterà di estrarre dalle batterie litio, fosforo e grafite. “Noi di Enea – spiega la ricercatrice Federica Forte, responsabile del progetto per l’Agenzia – ci occuperemo, in particolare, del processo di estrazione e di recupero dei materiali elettrolitici, come ad esempio i sali conduttori e i solventi organici”.
Le batterie litio-ferro-fosfato non contengono cobalto e nichel, materiali che stanno diventando estremamente preziosi anche a fronte del crescente sviluppo della mobilità elettrica: sono quindi meno costose rispetto ad altre tipologie di accumulatori, oltre a garantire ottimi livelli di sicurezza e di stabilità. Di conseguenza stanno guadagnando una quota crescente di mercato, salita negli ultimi anni fino al 36 per cento. Oltretutto il loro utilizzo è destinato ad aumentare, alla luce della loro centralità nel percorso verso la transizione ecologica e la decarbonizzazione dell’economia a livello globale.
Al momento le batterie litio-ferro-fosfato vengono utilizzate soprattutto nei sistemi di accumulo stazionario e nel campo della mobilità elettrica, mentre le applicazioni domestiche nell’elettronica di consumo sono ancora in fase di sperimentazione. Questa tipologia di accumulatori, continua Federica Forte, “contiene materie critiche che rendono il loro riciclo un imperativo strategico; tuttavia, in Europa non esiste ancora una realtà industriale”. Attraverso il progetto Acrobat si cercherà proprio di unire le competenze del mondo della ricerca e dell’industria per mettere a punto un processo economico e sostenibile per l’estrazione di materie critiche, da destinare poi a nuove produzioni.
Ogni singola cella di una simile batteria è composta per il 16 per cento di grafite, per il 2,5 per cento di fosforo e per lo 0,8 per cento di litio. Entro il 2030 il progetto Acrobat punta a raggiungere un target complessivo di recupero annuale di 5.400 tonnellate di materiale catodico (litio-ferro-fosfato), 6.200 tonnellate di grafite e 4.400 tonnellate di elettrolita. Dare vita a un processo di riciclo su scala industriale permetterà inoltre di risolvere un’importante questione ambientale: le batterie agli ioni di litio contengono sostanze pericolose, che potrebbero essere gestite in maniera opportuna e valorizzate durante le stesse operazioni di riciclo.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Monopattini, e-bike e scooter: nei centri urbani la micromobilità elettrica accelera sempre di più. Ne abbiamo parlato con Alessandro Summa, Ceo di Platum.
Record di auto circolanti nella penisola: oltre 40 milioni. L’elettrico cresce ma non sfonda e il trasporto pubblico locale rischia una forte contrazione.
Italia all’ultimo posto per le vetture elettriche nei primi 10 mesi. Eppure, l’offerta cresce. Ultimo esempio la Kia EV9: 7 posti e quasi 600 chilometri di autonomia. L’abbiamo provata.
La decarbonizzazione delle flotte in leasing porterebbe sul mercato 20 milioni di auto elettriche usate in più, con prezzi e chilometraggi contenuti.
Per decarbonizzare l’economia, la mobilità sostenibile è prioritaria. Con Mazda, il primo costruttore ad aderire alla eFuel Alliance, siamo andati in Islanda, per capire come procede la ricerca sui carburanti alternativi.
Cosa significa oggi progettare e produrre pneumatici più efficienti? Abbiamo intervistato Marco Do, direttore della comunicazione di Michelin Italiana.
L’Italia arranca rispetto al resto d’Europa sulle strade scolastiche, che possono contribuire a sviluppare una mobilità sostenibile e a zero emissioni. Vediamo come.
Il decreto sulla sicurezza stradale ha acceso le proteste delle associazioni che si occupano di mobilità sostenibile che scendono il piazza il 19 novembre, Giornata mondiale in memoria delle vittime di violenza stradale.
Eicma 2023: dalle e-bike alle minicar, cresce l’attenzione per la mobilità urbana, con prodotti innovativi made in Italy. Ecco la nostra selezione delle proposte più interessanti.