Giornata mondiale del rifugiato

Zaatari, il campo rifugiati dove le persone amano muoversi in bicicletta

La bicicletta è il mezzo di trasporto migliore, anche per il campo rifugiati di Zaatari. Permette di muoversi nei luoghi dove vengono ospitati in maniera molto economica e facile. La dimostrazione è il boom di bici in questo campo per rifugiati situato in Giordania, per potersi spostare nell’area del campo ampia circa cinque chilometri quadrati.

La bicicletta è il mezzo di trasporto migliore, anche per il campo rifugiati di Zaatari. Permette di muoversi nei luoghi dove vengono ospitati in maniera molto economica e facile.

bambino siriano rifugiato bici
Un bambino guarda la sua bici al campo rifugiati in Giordania, vicino alla città di Manfraq situata a nord-est. (Photo credit KHALIL MAZRAAWI/AFP/Getty Images)

La dimostrazione è il boom di bici in questo campo per rifugiati situato in Giordania, per potersi spostare nell’area del campo ampia circa cinque chilometri quadrati. Lì sono accolti dei rifugiati provenienti dalla Siria, dove c’è una guerra cominciata nel 2011.

“All’inizio, prima che potessimo usare le bici qui al campo – dice alla telecamera di Aj+ Abu Eihab, un residente del campo Zaatari – per andare all’ospedale potevi impiegarci anche tutta la giornata. Partivi la mattina e tornavi la sera. Ma ora che le biciclette sono qui per andare all’ospedale possono bastare anche quindici minuti.

Le biciclette si dimostrano un ottimo mezzo di trasporto anche in queste condizioni difficili, proprio perché garantiscono una mobilità dignitosa in maniera estremamente economica, anche nel campo giordano di Zaatari. In più diventa un elemento di svago per gli ospiti giovani e piccoli che hanno attraversato un periodo difficile della loro vita, spesso con traumi complicati da superare.

Le bici a Zaatari stanno anche creando una micro economia di zona, come un centro di riparazione per le due ruote. “Ho aperto il negozio un anno fa ma all’inizio gli affari non andavano gran che” dice Hariri, il proprietario, “perché le bici non erano molte. Ora però sono molte di più  così sempre più persone hanno cominciato a portarle qui. Tutti i lavori dipendono molto dalle bici”.

E c’è anche chi si è ingegnato per potersi spostare nonostante le difficoltà motorie. Così Safwan Harb è riuscito a costruire un triciclo elettrico assemblando pezzi sparsi partendo da una bicicletta. “La necessità è la madre dell’invenzione. Sono obbligato ad essere creativo per superare i problemi della mia disabilità” spiega alla Bbc l’inventore del triciclo elettrico che vuole studiare tecnologia per poter realizzare altre idee come questa.

Campo rifugiati di Zaatari, alcuni dati

Per più di 85mila siriani il campo di Zaatari è di fatto la loro casa, infatti la chiamano proprio in questo modo. Il campo per rifugiati Zaatari è cresciuto talmente tanto che di fatto è diventato la quarta città più grande della Giordania, con 30mila costruzioni per i rifugiati e chi sta gestendo l’area.

A Zaatari vengono distribuiti ogni giorno mezzo milione di fette di pane e circa quattro milioni di litri di acqua. Tutta la gestione costa circa 500mila dollari al giorni.

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