
L’annuncio dei rincari in bolletta del ministro Cingolani ha destato preoccupazioni sulla transizione ecologica. Ma il problema non è il costo della CO2.
Studia le abitudini energetiche della famiglia ed è pensato per aiutare l’utente a ridurre gli sprechi e tagliare la bolletta fino al 30 per cento.
Per chi è nato o cresciuto negli anni ’80, certamente ricorda i primi robot giocattolo, in grado di parlare, raccogliere oggetti, registrare suoni. E oggi il robot potrebbe anche dirci come risparmiare sulla bolletta della luce: verrà infatti lanciato a breve sul mercato (entro fine anno) Biro, un piccolo gioiello della robotica e dell’analisi energetica.
L’idea viene dal professore Marco Santarelli, esperto in analisi delle reti, associato al Cnr e responsabile del gruppo di ricerca del Polo “Analisi delle reti” presso l’Unich (Università degli studi di Chieti e Pescara), oltre che collaboratore storico di Margherita Hack, con la quale ha partecipato a svariate pubblicazioni.
“In pratica Biro fa la diagnosi energetica della casa”, spiega Santarelli. “È capace di accedere ai dati storici della famiglia e tramite un algoritmo creato appositamente, di studiare i comportamenti energetici nel giro di un mese”.
Alto 35 centimetri, è dotato di due sensori (al posto degli occhi) in grado di analizzare e capire come, quanto e perché viene utilizzata l’energia elettrica domestica. “Il robot rileva la presenza delle persone in casa e capisce quando le luci sono accese o spente”, spiega Santarelli. “Alla fine del mese di raccolta dati, il robot li trasmette via wireless e tramite Gps al nostro server centrale, che calcola la scheda energetica domestica”. La novità sta proprio in questo: si arriva ad avere una mappatura energetica completa della casa e delle abitudini energetiche.
L’utilità del robot non finisce qua, perché dopo la “fotografia energetica” della nostra casa, verrà fornita una guida su come intervenire per ridurre le spese energetiche domestiche.
Santarelli spiega che Biro è il primo progetto, dedicato alle famiglie e ai piccoli consumatori, mentre l’obiettivo vero e proprio è di arrivare alla aziende: “Per questo stiamo lavorando su un automa dalle forme umanoidi pensato per le aziende, in grado di muoversi e parlare”. E accompagnare così gli energy manager a risparmiare sulla bolletta della luce.
Un oggetto ludico, certo. Ma dalle finalità “eco”, perché può aiutare le famiglie a ridurre i consumi energetici, la bolletta della luce e quindi i costi domestici. Insomma, potrebbe essere un regalo intelligente che piacerebbe certamente ai più piccoli, e perché no agli adulti e uno strumento utile a divulgare l’importanza del risparmio energetico.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’annuncio dei rincari in bolletta del ministro Cingolani ha destato preoccupazioni sulla transizione ecologica. Ma il problema non è il costo della CO2.
Una guida al cambio dell’ora. Quando si passa all’ora solare e all’ora legale di nuovo nel 2021. E perché conviene ancora dal punto di vista energetico.
Nominate per la prima volta le Women in energy. Scopriamo chi sono e cosa hanno fatto queste donne nel campo dell’energia sostenibile.
Bastano pochi accorgimenti per risparmiare energia in casa e avere bollette più leggere. Ecco alcune idee e qualche consiglio.
Dal Politecnico di Torino arriva sul mercato un dispositivo di smart metering adatto a tutti gli utenti. Basta collegarlo al contatore domestico e un’app dice dove e come intervenire.
In tutta Europa, dal primo settembre, non saranno più in commercio alcune lampade alogene. Le alternative a Led permettono di risparmiare energia e fino a 115 euro l’anno.
Il mancato accesso all’energia elettrica implica anche l’impossibilità di poter utilizzare le tecnologie del freddo essenziali per lo sviluppo e garantire acqua cibo e salute a tutti, nessuno escluso.
Il Johan Cruijff Arena, lo stadio di Amstedam, ha lanciato un sistema di accumulo di energia con batterie di Nissan Leaf e inverter Eaton che stoccano quella prodotta dal suo impianto fotovoltaico.
Col progetto Natick, Microsoft sta testando dei data center sottomarini e alimentati al 100% da rinnovabili, al largo delle coste scozzesi. Per ridurre i consumi energetici.