
In campo nove realtà, ognuna con specifiche competenze. A fine utilizzo, le batterie possono essere sfruttate nei sistemi di stoccaggio energetico.
Un aeroplano in grado di ricaricare le batterie mentre è in volo. E di ridurre i consumi di carburante del 30 per cento.
Continua la ricerca di propulsori sempre più efficienti, anche nel mondo dell’aviazione civile. E i ricercatori dell’Università di Cambridge, in collaborazione con Boeing, hanno testato con successo il primo velivolo alimentato da un motore accoppiato elettrico-benzina. Il motore elettrico, in questo caso, concorre a far girare l’elica di un monoposto, consumando il 30 per cento in meno di carburante.
“Anche se la tecnologia ibrida è presente nel mondo dell’auto da più di dieci anni, quello che ha bloccato lo sviluppo di aerei a propulsione elettrica è stata la tecnologia delle batterie”, ha dichiarato Paul Robertson del dipartimento di Ingegneria di Cambridge, a capo del progetto. “Fino a poco tempo, erano troppo pesanti e con una capacità di stoccaggio di energia insufficiente. Ma con l’avvento delle batterie ai polimero di litio, simili a quelle che troviamo sui laptop, l’idea di un aereo ibrido – sia pure di scala ridotta- è realizzabile”.
Il principio è lo stesso delle auto ibride. Durante il decollo i due motori lavorano insieme per generare la massima potenza. Una volta raggiunta la quota di crociera, il motore elettrico può essere utilizzato come generatore di energia per le batterie o come secondo motore per ridurre i consumi di carburante.
Il sistema di alimentazione ibrida è basato su un motore Honda, in parallelo con un motore termico più leggero, mentre le batterie si trovano in speciali compartimenti nelle ali. “La nostra missione è quella di mantenere attiva la ricerca di soluzioni e tecnologie che risolvano le sfide più difficili nel mondo dell’industria, migliorando allo stesso tempo le prestazioni ambientali”, ha dichiarato Marty Bradley, ricercatore della Boeing. Come membro della Sustainable Aviation Boeing è impegnata nella realizzazione di nuove tecnologie per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aviazione civile. Entro il 2050 l’ambizioso obbiettivo è di ridurre le emissioni della metà. E questa è certo una via.
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