
L’unico paese dell’Asia centrale con una volontà democratica sembra essere il Kirghizistan. Ma ora sta compiendo passi falsi sulla libertà di stampa, ossigeno per la democrazia.
Un attacco sconvolge i festeggiamenti di Istanbul per l’arrivo del nuovo anno. Un uomo uccide almeno 39 persone in un locale notturno.
Quando era già il 2017 (alle 23:15 in Italia), a Istanbul, in Turchia, un uomo è entrato in un locale molto affollato della città, il Reina nel quartiere Ortakoy, e ha iniziato a sparare uccidendo almeno 39 persone e ferendone 69, quattro sarebbero in condizioni gravi. Gli stranieri uccisi sono 15 secondo quanto confermato anche dal ministro degli Interni turco Süleyman Soylu.
Il governatore di Istanbul Vasip Sahin ha parlato di “attacco terroristico” anche se questo non è stato ancora rivendicato. L’assassino ha usato un’arma a canna lunga, sempre secondo Sahin, e sarebbe riuscito a fuggire dalla polizia.
Al momento dell’attacco, al Reina, che si trova sulla sponda europea del Bosforo, c’erano circa 700 persone perché si tratta di una discoteca famosa della città turca, frequentata da personaggi celebri e facoltosi. Secondo i testimoni, molte persone si sono tuffate proprio nel Bosforo – lo stretto che unisce il mar Nero al mare di Marmara – pur di mettersi in salvo, altre hanno cercato di salvarsi come potevano all’interno del locale.
Nel 2016 oltre 275 persone sono state uccise in diversi attentati terroristici in Turchia. L’attentato arriva poco dopo il rimescolamento di carte e di alleanze avvenuto negli ultimi giorni in Siria. Per questo, è importante analizzare con attenzione le notizie relative ai luoghi nei quali ancora si combatte per capire meglio la situazione del paese.
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