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Carciofi: curiosità sulla pianta L’inverno è giunto al termine, a marzo gemme e germogli annunciano il risveglio della natura, i prati cominciano a cambiare colore ed esprimono una rinnovata vitalità. E’ il momento migliore per risvegliare le energie “addormentate” e per depurare l’organismo con un ortaggio che ci accompagna fin dall’inizio dell’inverno ma che a
Carciofi: curiosità sulla pianta
L’inverno è giunto al termine, a marzo gemme e germogli
annunciano il risveglio della natura, i prati cominciano a cambiare
colore ed esprimono una rinnovata vitalità. E’ il momento
migliore per risvegliare le energie “addormentate” e per depurare
l’organismo con un ortaggio che ci accompagna fin dall’inizio
dell’inverno ma che a marzo, nelle varietà “Violetti di
Toscana”, “Spinosi di Liguria” e “Mammole romane”, è in
piena produzione naturale all’aperto: il carciofo.
Questo ortaggio, molto saporito e versatile in cucina, è
anche ricco di principi attivi, che sono contenuti soprattutto
nelle foglie, dette squame, e nel gambo. La parte che generalmente
si mangia, il cosiddetto cuore, è in realtà un fiore,
un capolino floreale per l’esattezza, colto prima che si apra e
mostri la sua incredibile bellezza; contiene solo in piccola parte
le proprietà benefiche attribuite alla pianta.
Il carciofo è ricco di ferro; protegge fegato e reni
migliorando la loro funzionalità, abbassa il tasso di urea e
colesterolo nel sangue; aiuta nei casi di stitichezza da
insufficienza epatica; regola il tasso degli zuccheri nel sangue;
previene la formazione dei calcoli biliari.
Il modo più sano e gustoso di prepararlo – da agricoltura
biologica è più saporito! – consiste nel cuocerlo
intero, con tutto il gambo, da eliminare, eventualmente, solo
dopo.
Crudo è più digeribile che cotto; dopo aver eliminato
le squame più dure e le punte; provatelo condito con aglio,
olio, sale, limone e un pizzico di menta: vi stupirete di quanto un
cibo sano possa essere anche buono!
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