
Il governo ha presentato un disegno di legge per vietare alle aziende di utilizzare, produrre, vendere e importare cibo sintetico riaccendendo il dibattito sulla carne coltivata in laboratorio.
Dalla Nuova Zelanda: è in arrivo un bastimento carico di cibi bio.
Il Consorzio di esportatori della Nuova Zelanda (OPENZ) ha
annunciato che la Nuova Zelanda ha avuto dall’Unione europea l’OK
ufficiale per le esportazioni di cibi bio in Europa.
Il riconoscimento ufficiale e l’inserimento nell’ “elenco dei paesi
terzi” sono il frutto di un lavoro da due anni. L’inserimento in
questo elenco attesta che c’è un accordo di governo fra la
Commissione Europea e la NZFSA. Il programma faciliterà
l’accesso dei prodotti bio esportati in Europa, poichè
eviterà la necessità per gli esportatori della Nuova
Zelanda di dover richiedere le autorizzazioni all’importazione dai
diversi Paesi all’interno dell’UE. Nel contempo la Nuova Zelanda
fornisce una garanzia ufficiale all’UE che i prodotti organici
esportati dalla nuova Zelanda sono stati prodotti secondo le regole
equivalenti alle leggi europee.
Il direttore dell’Autorità di sicurezza alimentare
neozelandese (NZFSA), Tim Knox, ha detto che la nuova Zelanda
è tra i paesi nel mondo che ha una più vasta gamma di
prodotti biologici da esportare, dai prodotti caseari, alla frutta,
al miele.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il governo ha presentato un disegno di legge per vietare alle aziende di utilizzare, produrre, vendere e importare cibo sintetico riaccendendo il dibattito sulla carne coltivata in laboratorio.
Lo rivela uno studio che ha analizzato il consumo di cibi ultra-trasformati e lo stato di salute di 450mila europei.
L’etichetta di un alimento deve riportare la data di scadenza o il termine minimo di conservazione. Ecco la differenza e come comportarsi davanti a un cibo scaduto.
Secondo uno studio, le emissioni del settore alimentare basteranno, da sole, a superare l’obiettivo degli 1,5 gradi di aumento della temperatura media globale.
Anche a causa dell’aumento dei prezzi, sempre più persone si vedono negato l’accesso a una dieta sana. L’obesità aumenta, pure nei Paesi a basso reddito.
Per la transizione verso sistemi alimentari sostenibili occorre diminuire la produzione di proteine ad alto impatto: dai legumi agli insetti, ecco pro e contro delle alternative proteiche alla carne.
L’Efsa raccomanda di eliminare le gabbie e le mutilazioni per migliorare il benessere animale, ma per i produttori europei questo si rifletterebbe nell’aumento del costo della carne.
Per la Commissione europea, in alcune zone d’Italia l’inquinamento delle acque da nitrati non sta migliorando o si sta aggravando.
In tutto il mondo crescono superfici agricole coltivate a biologico e produttori, ma serve una spinta ai consumi verso la transizione agroalimentare.