
Si chiama Sprecometro ed è stata lanciata in occasione della Giornata nazionale per la prevenzione dello spreco alimentare insieme ai dati aggiornati sulla quantità di cibo gettato in Italia.
Coldiretti ha stilato una classifica dei cibi pericolosi provenienti dall’estero in cui sono state rilevate più contaminazioni. La Turchia è il Paese con più segnalazioni, il pesce proveniente dalla Spagna l’alimento più a rischio per metalli pesanti in eccesso.
Nella lista nera dei cibi più pericolosi l’anno scorso erano finiti i broccoli cinesi, il prezzemolo del Vietnam e le melagrane dell’Egitto, solo per citarne alcuni. Nel 2017 la Coldiretti ha stilato una nuova blacklist dei prodotti contaminati da residui chimici, micotossine, metalli pesanti, additivi e coloranti e lo ha fatto sulla base delle rilevazioni del 2016 del Sistema di allerta rapido europeo (Rasff) che notifica e avverte in tempo reale gli Stati membri se sono stati riscontrati problemi riguardanti alcuni alimenti al fine di bloccarli alla frontiera o ritirarli dal mercato.
La classifica è stata presentata al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, in provincia di Como, lo scorso 20 ottobre: sono 2.925 gli allarmi scattati a livello europeo lo scorso anno, la maggior parte dei quali riguardanti prodotti provenienti dalla Turchia, seguita dalla Cina, dall’India, dagli Stati Uniti e dalla Spagna. Coldiretti denuncia che si tratta di Paesi con un fiorente scambio commerciale con l’Italia che riguarda anche i prodotti più a rischio: nel 2016 sono stati importati dalla Spagna in Italia 167 milioni di chili di pesce, mentre sono quasi 2 milioni i chili di pistacchi che nel 2016 sono arrivati dalla Turchia che ha esportato nel nostro Paese anche quasi 3 milioni di fichi secchi.
Se la Turchia è il primo paese della blacklist, la maggior parte delle notifiche a livello di prodotto ha riguardato il pesce proveniente dalla Spagna con metalli pesanti in eccesso come mercurio e cadmio. La pericolosità degli altri cibi della lista si è rilevata a livello di ingredienti non autorizzati nella Ue come il caso di alcuni integratori dagli Stati Uniti, di aflatossine (considerate cancerogene) oltre i limiti nella frutta secca (arachidi dalla Cina e dagli Usa, pistacchi dall’Iran e dalla Turchia), di contaminazione microbiologica nelle carni di pollo della Polonia e dei Paesi Bassi.
L’agricoltura italiana è la più green d’Europa con 292 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), il divieto all’utilizzo degli ogm e il maggior numero di aziende biologiche – ha commentato Coldiretti – ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,5 per cento), quota inferiore di 3,2 volte alla media Ue (1,7 per cento) e di ben 12 volte a quella dei Paesi terzi (5,6 per cento). “Non c’è più tempo da perdere e occorre rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri”, ha sottolineato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. “Importanti passi avanti sono stati ottenuti con l’estensione dell’obbligo di indicare la provenienza del riso e del grano impiegato nella pasta ma molto resta da fare perché un terzo della spesa resta anonima, dai succhi di frutta al concentrato di pomodoro fino ai salumi”.
I cibi più pericolosi | Motivazione |
---|---|
Pesce dalla Spagna (96 notifche) | Metalli pesanti in eccesso (mercurio e cadmio) |
Dietetici/integratori da Usa (93) | Ingredienti e novel food non autorizzati |
Arachidi dalla Cina (60) | Aflatossine oltre i limiti |
Peperoni dalla Turchia (56) | Pesticidi oltre i limiti |
Pistacchi dall’Iran (56) | Aflatossine oltre i limiti |
Fichi secchi dalla Turchia (53) | Aflatossine oltre i limiti |
Carni di pollo dalla Polonia (53) | Contaminazioni microbiologiche (salmonella) |
Nocciole dalla Turchia (37) | Aflatossine oltre i limiti |
Arachidi dagli Usa (33) | Aflatossine oltre i limiti |
Pistacchi dalla Turchia (32) | Aflatossine oltre i limiti |
Peperoncino dall’India (31) | Aflatossine e salmonella oltre i limiti |
Albicocche secche da Turchia (29) | Solfiti oltre i limiti |
Noce moscata da Indonesia (25) | Aflatossine oltre i limiti, certificato sanitario carente |
Carni di pollo dai Paesi Bassi (15) | Contaminazioni microbiologiche |
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