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Un traguardo importante per la campagna “città 30”. Le associazioni per la mobilità attiva e l’ambiente presentano la proposta di legge nazionale a Bologna.
Nell’ambito di MobilitArs, la III edizione del simposio formativo dedicato all’arte della gestione della mobilità urbana che si tiene a Bologna da oggi al 6 maggio, sabato verrà presentata la proposta della legge nazionale sulle Città 30, promossa dalle associazioni che in questi mesi si sono unite per chiedere strade più sicure e città più vivibili. La campagna “Città 30 subito” è infatti iniziata con le mobilitazioni in strada, i flash mob delle “ciclabili umane” e delle “strisce pedonali umane” svoltesi in molte città italiane, serviti per portare l’attenzione su questo modello di città applicato già da tempo in molti contesti europei con ottimi risultati e ancora poco considerato in Italia.
Si sono quindi smosse le acque e attivati media, cittadini e amministrazioni con iniziative anche di informazione e sensibilizzazione per fare chiarezza sul significato di questa proposta spesso fraintesa dall’opinione pubblica. La città 30 infatti non è esclusivamente quella dei limiti di velocità. Corrisponde piuttosto a una visione del contesto urbano più umana e vivibile, capace di accogliere e tutelare le persone, restituendo loro lo spazio destinato ai mezzi a motore.
Così la campagna, dopo una prima fase di mobilitazioni e sensibilizzazione, raggiunge ora un traguardo importante: la proposta di legge portata avanti da Fiab, Legambiente, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities, Asvis e Fondazione Michele Scarponi. Sabato a discuterne, oltre ai rappresentanti delle associazioni, ci saranno amministratori locali di centrodestra e centrosinistra e parlamentari sia di maggioranza che di minoranza, perché ormai è evidente che questo tema – della redistribuzione degli spazi pubblici e della salute e sicurezza delle persone – è urgente, a prescindere dall’orientamento politico.
Il focus della terza edizione di MobilitArs è “Città 30, la strada è di tutte”, titolo al femminile che lascia intendere un necessario cambio culturale da attivare in questo ambito anche a livello di linguaggio, quasi un invito a rafforzare il dibattito pubblico che finalmente si è aperto anche in Italia.
Non è un caso che l’evento si svolga a Bologna, la prima grande città italiana a diventare (coraggiosamente!) città 30. Durante la conferenza stampa Simona Larghetti, consigliera con delega alla Mobilità Ciclistica, sottolinea che “Con la città metropolitana di Bologna stiamo proponendo una visione che vorremmo arrivasse al governo centrale. La collaborazione della città con il territorio circostante è la chiave, tutta la comunità metropolitana deve essere coinvolta in questo processo di trasformazione”.
Le prime due giornate di MobilitARS saranno quindi dedicate a interventi di esperte ed esperti sui temi della mobilità, dello spazio pubblico, della progettazione, della sicurezza stradale e della comunicazione, per offrire ad amministrazioni e tecnici un’occasione di formazione e di incontro.
Sabato mattina invece dalle ore 10.30 alle 12.30, a Palazzo d’Accursio, in Sala Anziani, sarà invece il momento di presentazione e discussione della proposta di legge nazionale. Porterà i suoi saluti introduttivi il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, mentre a seguire al microfono si alterneranno alcuni dei rappresentanti delle associazioni che hanno contribuito alla stesura della legge. Per chi volesse, la presentazione sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social di MobilitArs.
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