
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Il 13 e 14 novembre a Roma, presso la Città dell’altra economia e la Casa del cinema, si terrà l’InfoDay della terza edizione di Urbact, il programma europeo di cooperazione territoriale per progetti dedicati allo sviluppo urbano sostenibile, finanziato fino all’80 per cento dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Durante l’evento verranno illustrate le
Il 13 e 14 novembre a Roma, presso la Città dell’altra economia e la Casa del cinema, si terrà l’InfoDay della terza edizione di Urbact, il programma europeo di cooperazione territoriale per progetti dedicati allo sviluppo urbano sostenibile, finanziato fino all’80 per cento dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Durante l’evento verranno illustrate le esperienze di tutte le città europee che hanno preso parte al programma operativo 2007-2013 introducendo il successivo per il periodo 2014-2020.
Urbact è un progetto di condivisione. Tutte le città della comunità europea partner di un’azione possono condividere e scambiare esperienze e informazioni con cui affrontare le sfide urbane presenti nel proprio territorio. Urbact lavora con un approccio multidisciplinare in cui sono coinvolti tutti gli attori presenti nelle realtà urbane. Tematiche come l’innovazione tecnologica, l’impatto ambientale, l’integrazione sociale, l’efficienza energetica, il deficit occupazionale vengono condivise in un network telematico, dove gli enti pubblici e i centri di ricerca specializzati possono scambiare conoscenze e metodologie con cui affrontare lo sviluppo di piani d’azione integrati e strategie collettive.
Per la prossima edizione sono già stati stanziati 74 milioni di euro che verranno investiti a sostegno delle amministrazioni aderenti a una delle azioni proposte. Tra le più interessanti il progetto Sustainable food in urban communities di cui, insieme al partner principale Bruxelles Environment, fanno parte le città di Amersfoort, Atene, Bristol, Messina, Göteborg, Lione, Ourense, Vaslui e Oslo. Con questo network le città partecipanti scambieranno informazioni e metodi con cui produrre localmente cibo in un modo sostenibile, per distribuirlo con una rete di trasporti a bassa emissione e per incrementare la domanda di prodotti che incoraggino la filiera corta attraverso l’educazione alimentare. Per l’Urbact la parola d’ordine è condivisione, magari anche per il successo delle politiche urbane è vero che l’unione (europea) fa la forza.
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