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Una colata di acqua e fango. E una città, quella di Mocoa, di 40mila abitanti sommersa dai detriti trasportati dai tre fiumi vicini ed esondati a causa delle forti piogge. Secondo le fonti locali sarebbe caduta in poche ore un terzo della pioggia che cade solitamente in un mese. I soccorsi, tra cui gli operatori
Una colata di acqua e fango. E una città, quella di Mocoa, di 40mila abitanti sommersa dai detriti trasportati dai tre fiumi vicini ed esondati a causa delle forti piogge. Secondo le fonti locali sarebbe caduta in poche ore un terzo della pioggia che cade solitamente in un mese.
I soccorsi, tra cui gli operatori della Croce Rossa e almeno 1000 soldati dell’esercito, stanno lavorando per trarre in salvo più persone possibile. Il bilancio per ora è pesantissimo: almeno 254, di cui 44 sono bambini. Centinaia i dispersi, mentre in queste ore la Farnesina fa sapere di essere in contatto con le autorità locali per verificare la presenza di stranieri, tra i quali anche italiani, tra gli ospiti di un ostello sulla strada colpita dalla micidiale massa di fango e detriti.
Tragedia de Mocoa me duele como Presidente y ser humano. Mis más sentidas condolencias a cada familiar de las víctimas #TodosConMocoa pic.twitter.com/YsEiNWNVoG
— Juan Manuel Santos (@JuanManSantos) 1 aprile 2017
Una frana di violenza inaudita che ha colpito la città 500 chilometri a Sud di Bogotà, vicino al confine con l’Equador, nella provincia di Putumayo. Il Presidente Juan Manuel Santos ha subito raggiunto in elicottero il luogo della tragedia, postando su Twitter il video del sopralluogo e dichiarando lo stato di calamità. Secondo quanto riporta la Bbc e i numerosi video che si possono trovare online, i cittadini di Mocoa sarebbero stati colti di sorpresa durante la notte e presto le strade si sarebbero trasformate in torrenti impetuosi, allagando interi quartieri della città.
“Ci sono un sacco di persone per le strade, un sacco di persone sfollate, e molte case sono crollate”, ha detto Hernando Rodriguez all’agenzia di stampa Afp.
L’alluvione che ha colpito la Colombia segue di pochi giorni quella che ha flagellato il Nord del Perù, colpendo almeno 800 città. Gli eventi meteorologici estremi che stanno colpendo violentemente il Sud America in queste ore potrebbe essere collegato all’intensificarsi del fenomeno El Nino, che ha portato ad un aumento delle temperature e di un conseguente alto tasso di umidità. Solo in Perù sono mezzo milione le persone che hanno subito gravi danni alle proprie abitazioni.
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