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Il lancio di un missile intercontinentale da parte della Corea del Nord ha provocato la dura reazione di Washington.
Quello effettuato dalla Corea del Nord sarebbe stato davvero il lancio di un missile balistico intercontinentale . La conferma è arrivata nella giornata di ieri, martedì 4 luglio, da parte degli Stati Uniti di Donald Trump. Washington ha parlato di “nuova escalation” e attraverso il suo segretario di stato Rex Tillerson ha definito quella di Pyongyang una minaccia diretta invocando “un’azione globale” contro il regime di Kim Jong-un.
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Il missile lanciato dall’esercito coreano – definito ironicamente dal leader della nazione asiatica “un regalo agli americani” nel giorno della loro festa nazionale – è secondo il Pentagono un Hwasong-14. Gli Stati Uniti avevano inizialmente sollevato dubbi sul fatto che si trattasse di un razzo a così lunga gittata. L’agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang, la Kcna, ha fatto sapere che il missile è in grado “di trasportare una grossa testata nucleare” e che il test effettuato “ha fornito una risposta positiva a tutti i criteri tecnologici analizzati, compresa la resistenza al calore e la stabilità strutturale”.
Più in generale, il fatto che la Corea del Nord sia dotata di tali mezzi militari potrebbe modificare l’atteggiamento della comunità internazionale. La Casa Bianca ha chiesto una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che si terrà oggi alle 21 ora italiana. Da parte sua, l’Unione europea ha denunciato “la flagrante violazione di numerose risoluzioni Onu”.
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