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Re Carlo III lancia il Coronation food project contro lo spreco alimentare e la povertà
Il Coronation food project voluto dal re Carlo III mira a fornire supporto logistico per il recupero e la distribuzione delle eccedenze di cibo.
- Re Carlo III sfrutterà l’occasione del suo 75esimo compleanno per lanciare il Coronation food project contro lo spreco e la povertà alimentari.
- Il progetto vuole fornire un supporto logistico efficiente per il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze alimentari con benefici ambientali e sociali.
- Si prevede l’istituzione di una rete di hub dove il cibo recuperato verrà conservato e trasformato: obiettivo, distribuire 200 milioni di pasti l’anno.
Il prossimo 14 novembre, in occasione del suo 75esimo compleanno, Carlo III del Regno Unito, lancerà il Coronation food project, l’iniziativa reale contro lo spreco alimentare e a sostegno delle famiglie britanniche più bisognose.
Da sempre sensibile alle tematiche ambientali, il monarca ha voluto fortemente il progetto anche per dare una risposta alla crisi, con migliaia di sudditi messi in difficoltà dall’inflazione e dal crescente costo della vita. Si stima che attualmente nel Regno Unito vengano sprecate 12 milioni di tonnellate di cibo ogni anno, mentre sono circa 14 milioni le persone che vivono in condizioni di povertà alimentare. Per citare un altro dato, nell’ultimo anno in Inghilterra si è registrato un aumento record (+26 per cento) di senzatetto che dormono per strada.
Coronation food project, un supporto logistico per la ridistribuzione delle eccedenze alimentari
Secondo le prime anticipazioni, il progetto sarà avviato grazie a un’ingente donazione del fondo di beneficienza Pwcf del re e in collaborazione con Fare Share, la più grande organizzazione benefica del Regno Unito che combatte la fame e lo spreco alimentare, e The Felix Project, che si occupa del recupero delle eccedenze dall’industria alimentare e della distribuzione a enti di beneficenza e scuole. L’obiettivo è quello di fornire un supporto logistico e organizzativo efficiente per queste attività fino a raggiungere la cifra di 200 milioni di pasti distribuiti all’anno.
L’iniziativa prevederà, infatti, l’istituzione di una rete di hub cittadini che avranno la capacità di immagazzinare cibo, conservarlo, prepararlo e confezionarlo prima di ridistribuirlo a organizzazioni benefiche. In una prima fase del progetto verranno creati hub a Londra, Liverpool, Glasgow e Irlanda del Nord; nella seconda fase si proseguirà a Cardiff, Leeds, Birmingham e Milton Keynes.
Partendo dagli hub, diversi camion elettrici refrigerati andranno a ritirare le eccedenze alimentari da aziende o ristoranti che desiderano donare il cibo invece che gettarlo; una volta recuperati gli alimenti, i camion faranno ritorno all’hub dove il cibo verrà conservato in frigo o freezer oppure verrà trasformato in un pasto pronto prima di essere distribuito a banchi alimentari, cucine comunitarie, scuole, organizzazioni che si prendono cura dei senzatetto o di famiglie in difficoltà.
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