Dermaself, la startup che elabora terapie su misura per l’acne. Tra scienza, intelligenza artificiale e body positivity

Grazie all’intelligenza artificiale, Dermaself analizza l’acne ed elabora una skincare monitorata dai dermatologi con prodotti formulati ad hoc.

  • Almeno l’80 per cento delle persone tra i 12 e i 24 anni soffre o ha sofferto di acne.
  • Elena Setaro ha fondato una startup per rendere più accessibili le terapie personalizzate
  • Dermaself analizza il grado e il tipo di acne attraverso l’intelligenza artificiale per proporre terapie personalizzate.
  • Il percorso dell’utente viene monitorato passo dopo passo da un team di esperti.

Chi non ha mai sofferto di acne una volta nella vita? Stando ai dati dell’American academy of dermatology, ne sarebbero coinvolte almeno l’80 per cento delle persone tra i 12 e i 24 anni. Una condizione causata da diversi fattori che genera imbarazzo, soprattutto nell’età delicata dell’adolescenza. Lo sa bene la giovane imprenditrice milanese Elena Setaro che ha fatto tesoro dei suoi 17 anni di convivenza con l’acne, dando vita a una delle startup più innovative del settore skincare. Si chiama Dermaself ed è una piattaforma digitale in grado di creare una routine dermatologica personalizzata, grazie all’intelligenza artificiale e a un percorso monitorato dalla dermatologa Adele Sparavigna.

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Almeno l’80 per cento delle persone tra i 12 e i 24 anni ha sofferto di acne © Pyrosky/iStockphoto

Una startup nata da una storia personale

Una mamma dermatologa, acne già dai 10 anni e tanti complessi. Perché, come racconta Elena Setaro nei video sui suoi canali social, “tutti si sentivano in diritto di chiedermi come mai avessi l’acne nonostante la professione di mia madre”. E proprio la vergogna per una pelle in fiamme, e frasi del tipo: “Saresti carina se solo non avessi l’acne”, scatenano in lei il bisogno di nascondersi dietro a fondotinta coprenti e rimedi più o meno scientifici. “L’errore che ho fatto è stato seguire qualsiasi consiglio delle amiche e provare sulla mia pelle iper reattiva ogni cosa che fosse in commercio”. Stufa di soluzioni inutili e dannose, Setaro decide di mettere la sua esperienza al servizio delle altre pelli acneiche combinando nuove tecnologie e consulto scientifico. Lascia il posto fisso in una multinazionale di Londra e, insieme alla mamma dermatologa, fonda la sua startup che offre consulti dermatologici online e percorsi su misura di skincare.

Come funziona Dermaself

L’acne presenta diverse cause e tipologie, dunque non può esistere una soluzione che vada bene per tutti. “Ciò che alle mie amiche faceva venire una pelle di pesca a me scatenava eruzioni”, racconta la stessa Elena Setaro. Proprio per creare percorsi e prodotti formulati su misura (detergenti, creme giorno e notte), la piattaforma digitale Dermaself propone un approfondito quiz con caricamento di foto da scattare alla cute. Grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, infatti, individua il tipo e il grado dell’acne, sul quale elabora gratuitamente un percorso personalizzato. A questo punto l’utente si può abbonare al servizio per ricevere i prodotti mensilmente ed essere seguito (o seguita) da un team di dermatologi e skin specialist che tiene monitorati i progressi e riformula i prodotti in base ai cambiamenti della pelle.

La startup, presentata anche nel Web summit di Lisbona, ha una doppia valenza. Da una parte invita a un percorso dermatologico personalizzato a prezzi contenuti. E dall’altra agisce come invito all’inclusività e alla body positivity, per non nascondersi più dietro a una maschera di fondotinta. Anche per questa valenza sociale, è entrata nell’ecosistema di startup sostenibili LifeGate Way.

 

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