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Il sindaco di Londra Boris Johnson ha presentato la prima linea al mondo di autobus elettrici. I double-decker diventano ecologici.
Come annunciato dal sindaco di Londra Boris Johnson all’inizio della settimana, il double-decker, il tradizionale bus londinese a due piani, diventerà completamente elettrico. Il bus sarà realizzato da BYD, una società cinese che produce auto elettriche e batterie, ed entrerà in servizio a ottobre sulla linea 16 (Route 16), che collega la zona nordoccidentale di Londra a Victoria Station. Secondo quanto dichiarato da Transport for London (Tfl), società che gestisce i mezzi pubblici londinesi, si tratterà del primo double-decker elettrico del mondo.
Gli autobus elettrici a un piano circolano sulle strade di Londra dal 2013, invece i nuovi bus Routemaster, rivisitazione futuristica di uno dei simboli di Londra, sono bus a due piani ad alimentazione ibrida diesel-elettrica in circolazione dal 2012. Tuttavia, finora “molti credevano che un bus a due piani completamente elettrico non fosse realizzabile per via delle dimensioni della batteria per l’alimentazione”, si legge in una nota dell’ufficio del sindaco di Londra. Nonostante ciò, le batterie realizzate da BYD sono abbastanza leggere da alimentare un double-decker che, nel caso del Routemaster, pesa circa 12 tonnellate.
L’annuncio è stato dato in occasione del vertice C40 cities climate leadership group, tenuto nel municipio di Londra. Il network del C40 comprende 75 città in tutto il mondo che uniscono le loro forze per contrastare il cambiamento climatico. Quest’anno nel corso del decimo vertice, 24 città si sono impegnate a mettere in circolazione 40mila bus a emissioni ridotte. Oltre alla messa in circolazione dei nuovi double-decker elettrici, l’ufficio del sindaco ha reso nota la sperimentazione di stazioni di ricarica a induzione, che permetteranno di ricaricare via wireless i bus posteggiati presso le aree di rifornimento di energia.
L’introduzione dei double-deckers elettrici implica una riduzione delle emissioni in città e ciò non è cosa di poco conto. Secondo studi recenti, Oxford street sarebbe una delle strade più inquinate del mondo. Per fare fronte alla contaminazione, la prima area a emissioni ultraridotte verrà introdotta nella megalopoli londinese.
A partire da settembre 2020, tutti i veicoli che transiteranno nell’area di Central London, dove è attualmente prevista una tassa di congestione, dovranno attenersi alle nuove normative europee sulle emissioni di ossido di azoto (NOx) e polveri sottili (PM10/PM2.5), o verrà applicata un’ammenda. Un’ammenda piuttosto salata dato il valore della sterlina e l’alto costo della vita a Londra.
Johnson, l’intramontabile ed eccentrico sindaco britannico, si è dichiarato soddisfatto, poiché, in quanto ciclista, non dovrà più muoversi dietro “macchine rumorose e pulsanti, che esalano gas di scarico come elefanti da guerra feriti”, ha affermato riferendosi ai normali bus alimentati a diesel. Siamo inoltre affascinati dall’idea che in futuro, tra i souvenir di Londra troveremo double-deckers elettrici al posto di mastodontici cimeli di un passato inquinato.
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