Il presidente dell’Istat lo ha ribadito al Parlamento impegnato nella legge di Bilancio: le liste d’attesa sono troppo lunghe e l’alternativa è il privato.
Chi sono i nuovi presidenti di Lombardia e Lazio, a quali partiti appartengono e con quali percentuali hanno vinto.
È terminato lo spoglio delle schede elettorali per quanto riguarda le elezioni regionali del 4 marzo 2018. La Lega si conferma in Lombardia, nel Lazio c’è il sorpasso del centrosinistra. L’affluenza a urne chiuse è stata del 70,59 per cento.
In Lombardia vince il leghista Attilio Fontana con il 49,75 per cento dei voti, seguito da Giorgio Gori del Partito democratico (Pd) con il 29,09 per cento. In coda Dario Violi, rappresentante del Movimento 5 stelle (M5s), con una percentuale del 17,36 per cento.
Fontana, eletto presidente della regione, ha assicurato: “Da questi numeri riprenderemo il cammino, che sarà un cammino di continuità con il buon governo degli ultimi ventitré anni di guida del centrodestra in regione. E la grande novità sarà l’autonomia, punto di riferimento della prossima amministrazione”.
Alessandro Alfieri, segretario lombardo del Pd, ha detto: “Cresce il rammarico per non aver scisso le due elezioni. Schiacciati dal dibattito nazionale, abbiamo perso un’occasione. Questa è una sconfitta, ma siamo pronti a fare opposizione senza sconti”.
Nel Lazio vince Nicola Zingaretti per il centrosinistra con il 32,92 per cento dei voti, seguito da Stefano Parisi, candidato del centrodestra, con una percentuale del 31,17. Terza Roberta Lombardi del M5s con il 26,98 per cento; distante invece il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, con Fratelli d’Italia (FdI).
Zingaretti, eletto presidente della regione, ha commentato: “L’Italia è un paese meraviglioso. Sta vivendo un momento difficile della sua vita democratica: io non so se vive la prima, la seconda o la terza repubblica, ma io so che noi ci saremo in questa repubblica, e difenderemo la costituzione, forti delle nostre idee e dei nostri valori, a testa alta”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il presidente dell’Istat lo ha ribadito al Parlamento impegnato nella legge di Bilancio: le liste d’attesa sono troppo lunghe e l’alternativa è il privato.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.
Il 2018 è anche anno di elezioni regionali. Molise, Friuli Venezia Giulia, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige e Basilicata, ma per ora approfondiamo i programmi elettorali dei candidati alla Regione Lazio e Lombardia che si terranno il 4 marzo.
Via libera alla proposta storica dell’ASviS: i provvedimenti conterranno una valutazione sull’impatto sulle prossime generazioni e sulla parità di genere.
La riforma costituzionale della giustizia, con la separazione della carriera di giudice da quella di pm, passerà al giudizio del popolo. Senza quorum.
Il capoluogo umbro obbligherà le aziende che vogliono ottenere lavori a garantire condizioni contrattuali dignitose: i famosi 9 euro lordi l’ora.
Un emendamento al cosiddetto ddl Valditara la esclude non più dalle elementari ma anche dalle secondarie di primo grado. Intanto i femminicidi continuano.
Il chiarimento dei giuristi: la missione è legittima e le acque davanti a Gaza non sono israeliane, non difendere le navi da attacchi sarebbe un crimine.