
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
A volte, si sa, i numeri contano. Eccome. E anche quest’anno Greenpeace ha calcolato le tonnellate di CO2 prodotte dal settore dell’energia e da quello industriale in Italia. Ecco quanto ci costeranno in termini ambientali ed economici.
Un dato certamente positivo è che le emissioni, rispetto
al 2006, sono diminuite, ma non tanto quanto la Direttiva europea
sull’emission trading ha stabilito. Ciò significa che,
continuando a mantenere il divario tra quote consentite e quote
effettivamente emesse, l’anno prossimo ci si troverà a
pagare una cifra pari a 700 milioni di euro.
Ciò che risulta evidente dai dati pubblicati è
che, da solo, il termoelettrico produce il 78% delle emissioni. E
che, sempre secondo Greenpeace, riconvertire a carbone le vecchie
centrali ad olio combustibile, non farà altro che aumentare
le emissioni, anziché diminuirle.
Diamo i numeri (in milioni di tonnellate):
TERMOELETTRICO | 146,6 |
PRODUZIONE CEMENTO | 31,4 |
RAFFINAZIONE | 26,0 |
PRODUZIONE ACCIAIO | 13,9 |
PRODUZIONE CARTA | 5,0 |
PRODUZIONE VETRO | 2,9 |
PRODUZIONE CERAMICA | 0,6 |
TOTALE: | 226,4 |
Le prime 10:
CENTRALE TERMOELETTRICA DI BRINDISI SUD -Enel- |
14.198.000 |
STABILIMENTO ILVA DI TARANTO -Ilva- |
10.620.000 |
CENTRALE TERMOELETTRICA DI TARANTO -Edison- |
9.502.000 |
RAFFINERIE SARAS DI SARROCH -Saras- |
6.259.000 |
CENTRALE TERMOELETTRICA DI MONTALTO DI CASTRO -Enel- |
4.582.000 |
CENTRALE TERMOELETTRICA DI FIUMESANTO -Endesa Italia- |
4.314.000 |
CENTRALE TERMOELETTRICA DI FUSINA -Enel- |
4.246.000 |
RAFFINERIA DI GELA -Eni- | 3.875.000 |
CENTRALE TERMOELETTRICA DI VADO LIGURE -Tirreno Power- |
3.824.000 |
CENTRALE TERMOELETTRICA DI LA SPEZIA -Enel- |
3.665.000 |
Fonte: Elaborazione Greenpeace su dati Registro
europeo CITL e Registro italiano GRETA, aggiornati al 07/07/2008su
dati Commissione europea (CITL)
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