Italia ed Europa nella morsa del caldo estremo: Roma è la città con l’anomalia più alta

Un’ondata di caldo estremo sta attraversando l’Europa. Temperature massime giornaliere almeno 3 volte più probabili a causa dei cambiamenti climatici.

  • L’Europa sta attraversando un’ondata di caldo estremo, con temperature più alte da 5 a 10 gradi in più del normale.
  • Il 17 luglio, Roma ha registrato il picco di temperature più alto d’Europa: +9,9 gradi.
  • Nei prossimi giorni il caldo colpirà in particolare la Germania.

Un’ondata di caldo estremo sta attraversando l’Italia e l’Europa, ma questa volta c’è qualcosa di diverso. Secondo un’analisi condotta da Climate Central, i cambiamenti climatici causati dall’uomo stanno rendendo questi eventi meteorologici sempre più comuni e intensi. Le temperature massime giornaliere previste per l’ondata di caldo imminente in Italia, Germania, Francia, Spagna e Polonia sono almeno tre volte più probabili proprio a causa dell’impatto del riscaldamento globale.

Guardando al futuro, questa scoperta suscita una profonda preoccupazione. Infatti, mentre ci si prepara ad affrontare questa ondata di caldo estremo, è importante considerare le conseguenze degli eventi meteorologici sempre più estremi. Il team di Climate Central, inoltre, ci invita a rimanere aggiornati sulle ultime tendenze delle temperature consultando la mappa dell’Indice globale dei cambiamenti climatici (Climate shift index).

Caldo estremo in Europa
Francoforte, in Germania, in un giorno di caldo estremo © Thomas Lohnes/Getty Images

Caldo estremo, 5-10 gradi in più del normale

Dal 14 al 17 luglio 2023, l’Europa si è trovata ad affrontare un periodo di quattro giorni di caldo estremo, con il potenziale di stabilire nuovi record dopo quelli raggiunti a inizio mese: dal 3 al 7 luglio, infatti, la media globale ha raggiunto la temperatura più alta mai raggiunta prima ad ora. Questo evento è costituito da due componenti principali: un’ondata di calore che si diffonderà attraverso la Francia, l’Europa centrale e orientale, e temperature insolitamente elevate che perdureranno in Spagna, Italia e nei Balcani.

Nel dettaglio, l’ondata di caldo inizierà in Francia e Spagna il 14 luglio, per poi avanzare verso est attraverso Germania e Polonia il 15 luglio, stabilizzandosi infine nella Germania orientale e negli Stati baltici il 16 luglio, prima di attenuarsi il 17 luglio.

Le temperature massime giornaliere previste durante questo periodo saranno da 5 a 10 gradi centigradi più alte del normale nella maggior parte dell’Europa occidentale, centrale e orientale. Le anomalie di temperatura più estreme sono attese in Germania il 15 luglio, quando le massime giornaliere potranno superare di almeno 14 gradi centigradi la media, raggiungendo anche i 35 gradi in alcune località. Le più interessate dall’anomalia saranno le città di Erlangen, Fürth, Norimberga e Würzburg in Germania.

A Roma il picco più alto d’Europa

Ma non è solo la Germania ad affrontare temperature estreme. Anche in Spagna, Italia e nei Balcani, il 17 luglio si prevedono temperature massime giornaliere da 5 a 10 gradi al di sopra della norma, con il rischio di superare i 40 gradi in molte località della regione.

È importante sottolineare che questi eventi non possono essere considerati casuali. L’analisi del Climate Shift Index (Csi) evidenzia chiaramente l’aumento della probabilità di questi eventi estremi a causa dei cambiamenti climatici. Secondo il CSI, le temperature massime giornaliere raggiungeranno livelli pari a 3-4 durante i giorni di picco di calore in Francia, Europa centrale ed Europa orientale. Questo significa che il cambiamento climatico causato dall’uomo ha reso questi eventi di caldo estremo almeno quattro volte più probabili rispetto a prima.

Per l’Italia e la Spagna, addirittura, sono cinque volte più probabili. L’anomalia di picco a Roma (9,9°C in più rispetto alla media) è la più alta nell’Unione europea. A proposito, le statistiche per le capitali europee durante l’evento confermano questa allarmante tendenza. Ad esempio, Parigi, Lussemburgo, Berna, Vienna, Praga e Berlino registreranno anomalie di temperatura significative rispetto alla media.

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Le temperature estreme registrate il 17 luglio 2023 dal Climate Shift Index © Climate Shift Index

Se non riduciamo le emissioni, le ondate di calore diventeranno più pericolose

“Si tratta di eventi meteorologici eccezionali perché si tratta di un anticiclone più intenso del solito“, spiega Davide Faranda, climatologo al Centre national de la recherche scientifique (Cnrs)) di Parigi. “Di solito il caldo estremo dura qualche giorno, invece in questo caso potrebbe durare più a lungo, con picchi che possono raggiungere i 45 gradi in Sicilia e i 42 gradi in Pianura Padana”.

Per Faranda è eccezionale sia la temperatura che la durata. “Il legame con i cambiamenti climatici è ovvio, perché le emissioni alzano sì le temperature, ma anche la pressione dell’aria. Ecco perché parliamo di un anticiclone più persistente”.

E questo avrà delle ripercussioni anche sul turismo. “Sopra i 40 gradi la nostra società funziona peggio. I trasporti ferroviari, per esempio, patiscono gli effetti della dilatazione dei binari, con impatti negativi sul turismo. E sui turisti, soprattutto quelli che provengono dal nord Europa, così poco abituati al caldo estremo. Loro, insieme agli anziani e bambini, sono le categorie più a rischio di ripercussioni cardiovascolari e respiratori”.

Record già a luglio

Le ondate di calore rappresentano una delle maggiori minacce derivanti dal cambiamento climatico. Le temperature estreme sono responsabili di migliaia di morti in tutto il mondo ogni anno (nel 2021, sono stati 61.000 i morti in Europa) ma spesso molti di questi decessi non vengono adeguatamente riportati. “La cosa da sottolineare”, conclude il climatologo “è che questi record li possiamo già vedere a luglio anziché ad agosto, quando il sole è più alto e le acque intorno si scaldano ancora di più”.

Mentre attraversiamo questa ondata di caldo estremo, è fondamentale agire con urgenza per affrontare il riscaldamento globale. È necessario adottare misure concrete per mitigare i rischi sempre crescenti legati alle ondate di calore future e proteggere il nostro pianeta per le generazioni a venire. Il tempo per agire è adesso.

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